Se per il 730 il calcolo dell'Irpef lo fa l'Agenzia delle Entrate in base ai dati che noi andiamo ad inserire nella dichiarazione dei redditi, oltre a quelli già presenti nel precompilato, per il modello Unico l'onere di calcolare l'imposta sia a debito che a credito spetta al contribuente. In questa breve guida cerchiamo di fare chiarezza sui calcoli da fare per una corretta compilazione del modello.

Il frontespizio ha regole identiche al 730, quindi bisogna inserire i propri dati anagrafici più i codici fiscali dei familiari. Bisogna solo prestare attenzione ai familiari a carico che sono tali se non hanno superato 2.840,51 euro di reddito.

Inoltre bisogna stare attenti alla percentuale di carico perché se sono a carico anche con il coniuge la detrazione spetta al 50%. Per i figli a carico conta l'età perché sotto i tre anni la detrazione è 1.220 euro e sopra i tre anni è 950 euro. Quindi serve indicare per quanti mesi durante il 2014 è stato sotto i tre anni di età. Un bambino nato a giugno del 2011 sarà a carico per 6 mesi come figlio inferiore a tre anni ed altri 6 mesi come figlio normale.

Tenendo presente che le detrazioni per figli a carico sono teoriche in quanto si abbassano con l'aumentare del reddito per questo bambino le detrazioni spettanti saranno per 6 mesi 610 euro (1.220 diviso 12 per 6) e per 6 mesi 475 (950 diviso 12 per sei).

Cambiano le detrazioni e quindi anche l'imposta. Sono casi che possono portare a sanzioni nel momento in cui l'errore è riscontrato dall'Agenzia delle Entrate. Per gli immobili, se sul 730 va indicata la rendita catastale così come rilevata dalle visure, nel modello Unico bisogna rivalutarla del 5%. In pratica se un immobile di nostra proprietà sulla visura ha una rendita di 200 euro, noi dovremo inserire 210 euro (200 più il 5%).

Per il quadro relativo ai redditi da lavoro e pensione bisogna stare attenti ai giorni di lavoro e pensione effettivamente avuti nel 2014 sommando tutti i periodi di lavoro se siamo in presenza di più periodi di lavoro perché le detrazioni per lavoro dipendente per esempio variano in base ai giorni. Infatti se per esempio abbiamo lavorato solo 300 giorni la detrazione di 1.880 euro (per redditi inferiori ad 8.000) sarà ridotta a 1.545 (1.880 diviso 365 per 300).

L'Irpef si paga a scaglioni in base all'ammontare del reddito. Se abbiamo un reddito fino a 15.000 euro l'aliquota da applicare è il 23% che sale al 27% fino a 28.000, al 38% fino a 55.000 euro e così via sino al 43 per redditi oltre il 75.000 euro. Il calcolo dell'Irpef deve essere fatto sulle parti eccedenti, infatti se un contribuente ha un reddito di 20.000 euro annui, per i primi 15.000 l'aliquota applicata sarà il 23% quindi 3450 euro mentre per gli altri 5.000 si applicherà il 27% e quindi 1350 euro. L'Irpef a debito sarà di 4.800 euro.