Il caos per quanto riguarda la Tasi e l'Imu 2015 sulla prima e seconda casa regna ancora sovrano: al momento, sono pochi i Comuni che hanno emanato le delibere intorno alle aliquote e alle detrazioni per le tasse sulla casa. Si tratterebbe, secondo il portale del Ministero dell'Economia, di poco più di 1000 amministrazioni che avrebbero deliberato intorno all'Imu e di poco più di 800 che avrebbero provveduto alla Tasi. I capoluoghi di provincia sono al momento soltanto 29. In realtà, la maggior parte dei Comuni ha grossomodo confermato le aliquote e le detrazioni dell'anno precedente e i cambiamenti sono stati molto ridotti, anche perché la Legge di Stabilità ha confermato quali devono essere i tetti massimi da applicare tramite aliquota: per la Tasi 2015, lo 0,25% qualora non vi siano detrazioni, lo 0,33% qualora invece vi siano (il differenziale serve proprio a finanziare le detrazioni); per quanto riguarda le abitazioni non principali, la somma di Tasi e Imu 2015 non può essere al di sopra della percentuale dell'1,06% con la possibilità di arrivare all'1,14% qualora si intenda prevedere detrazioni e l'aliquota della prima casa non sia superiore a 0,25%.

Acconti e saldi per la Tasi e l'Imu 2015 prima e seconda casa

Al momento sono sei i capoluoghi di regione che hanno emanato le delibere sulla Tasi e l'Imu 2015 per la prima e seconda casa: Aosta, Bologna, Cagliari, Firenze, Potenza e Trento. Ricordiamo che, per legge, le amministrazioni hanno tempo fino al 30 luglio, dunque fino a dopo la data di scadenza per il pagamento dell'acconto che è il 16 giugno: in questo caso, vi sarà la necessità di ricalcolo per il pagamento del saldo a dicembre e in quella situazione vi potrebbero essere conguagli e rimborsi. Il pericolo è che la vera stangata, dunque, arrivi proprio a dicembre: mentre a giugno si pagherà secondo le aliquote e le detrazioni del 2014, è possibile che molti Comuni aumentino al massimo le percentuali e che dunque il saldo, compreso di conguaglio, a dicembre sia piuttosto salato.

Stangate a Torino, Roma e Milano per Tasi e Imu 2015 prima e seconda casa

Seguendo le delibere comunali del 2014, gli acconti più salati per quanto riguarda la Tasi e l'Imu 2015 sulla prima e seconda casa saranno nelle città di Torino, Milano e Roma. Se prendiamo ad esempio un'abitazione di circa 100 mq di categoria catastale A3, ecco quale sarà l'entità dell'acconto: a Torino si parla di circa 370 euro, a Roma di poco più di 360 euro e a Milano circa 250 euro.

Se la Tasi 2015 sembra sopportabile, la vera stangata si avrà con l'Imu sulla seconda casa: sempre per un appartamento A3 di 100 mq, a Roma si pagheranno più di 1.500 euro, a Torino poco più di 1.200 euro, a Bologna poco più di 1000 euro e più o meno la stessa cifra anche a Milano.

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