In Italia, tra poco, si sarà condannati a pagare le tasse anche da morti? Sta suscitando un nugolo di polemiche un Disegno di legge, depositato da pochi giorni, che si propone di cambiare alcune cose in merito alla regolamentazione delle pratiche funerarie. In particolare, la normativa, rivolgendosi alle imprese funerarie, introdurrà obblighi di assunzione che cambieranno in base ai funerali annui e l'IVA al 10% sui servizi funebri, che finora erano esenti dal versamento di questa imposta.

Il nuovo Ddl sui funerali: obblighi di assunzione e pagamento dell'IVA

Il testo del Disegno di Legge prevede che le aziende funebri che hanno una media di funerali annuali che vanno dai 301 ai 1.000, posseggano almeno 3 mezzi di proprietà per svolgere servizi funebri, l'assunzione a tempo indeterminato di 6 necrofori e un direttore tecnico. Invece, le imprese che hanno più di 1.000 funerali all'anno, dovranno dotarsi di 4 mezzi di proprietà, e in organico dovranno avere 12 necrofori a tempo indeterminato, più un direttore tecnico. Inoltre, per ogni attività legata ai cimiteri, è prevista una spesa fissa, obbligatoria, di 30 euro e l'introduzione dell'IVA al 10% sui servizi offerti. Le polemiche sono scaturite poiché si ritiene che questa normativa sarà una condanna per le piccole imprese funebri, costrette a chiudere, e per i comuni cittadini, sui quali rischiano di riversarsi le conseguenze di questa nuova tassazione, con aumenti dei costi relativi ai funerali.

Il senatore Stefano Vaccari, primo firmatario del Ddl, minacciato di morte

Stefano Vaccari, senatore del Partito Democratico, nonché primo firmatario del Disegno di legge inerente le attività funerarie, è stato raggiunto da numerose minacce di morte. Il senatore del PD ha rilasciato alcune dichiarazioni per spiegare a fondo il significato del Ddl e chiarire, così, quella che ha definito una cattiva informazione sulla cosiddetta "tassa sui morti".

Vaccari, afferma che la normativa punta a regolamentare il settore dei servizi funebri, affinché si garantiscano maggiore legalità e trasparenza. Inoltre, evidenzia come il Ddl non abbia alcuna intenzione di far sparire le piccole imprese, ma di dare maggiori strumenti per intervenire sul mercato e per dare diverse informazioni ai cittadini sui costi da sostenere per funerali, cimiteri e cremazioni, che spesso non vengono fornite dalle agenzie funerarie.

Sulle minacce di morte ricevute, il senatore PD replica che sono frutto di una cattiva informazione diffusa dalle imprese del settore che non vogliono quella che lui stesso definisce "un'azione riformatrice".