Si avvicina il tax-day del 16 dicembre in cui gli italiani verseranno il saldo Tasi e IMU 2015: come effettuare il calcolo online del dovuto? Quali sono le aliquote applicate dai principali comuni? Le grandi città Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna hanno fatto nel tempo delle scelte differenti e possono esserci delle distinzioni da comune in comune riguardo le eventuali detrazioni spettanti e le aliquote deliberate. Come ogni anno, quindi, milioni di contribuenti si accingono ad adempiere alla scadenza fiscale che, secondo il governo Renzi, dovrebbe essere l’ultima.
Ricordiamo che l’IMU non si paga sulla prima casa e sui terreni che si trovano nei comuni classificati come montani, oltre ai terreni che si trovano sulle isole minori o nei comuni che sono classificati come parzialmente montani in cui operano coltivatori diretti oppure imprenditori agricoli professionali (IAP). La Tasi, ha promesso il premier, non si pagherà più nei prossimi anni, suscitando non poche polemiche con i comuni. Ma andiamo a vedere, nel dettaglio, quello che ci interessa per l’imminente scadenza.
Calcolo saldo Tasi e IMU: aliquote Milano, Torino, Roma, Napoli e Bologna
Sia per le principali città italiane che per tutti gli altri comuni è possibile conoscere le aliquote Tasi e IMU sul sito del Ministero delle Finanze, nell’apposita sezione dedicata alla fiscalità locale.
Inserendo il proprio comune, infatti, sarà possibile risalire alle delibere che hanno quantificato le aliquote 2015.
Effettuare il calcolo online è un’altra operazione relativamente semplice grazie alla tecnologia offerta al giorno d’oggi da internet. Ci sono diversi calcolatori sul web come quelli messi a disposizione da Riscotel.it e da Il Sole 24 Ore che si avvale del medesimo servizio.
Per poter quantificare l’imposta dovuta è necessario conoscere la rendita catastale dell’immobile (che si può desumere dal contratto di locazione) ed eventuali altri dati che possono servire per accedere alle detrazioni, ove previste.
Quale futuro per IMU e TASI dopo il 2015? Siamo sicuri che, come abitudine italiana, si continuerà a discutere e potrebbero sorgere a breve ulteriori novità. Al momento, le uniche cose che sappiamo con certezza riguardano il pagamento: il 16 dicembre è prevista la scadenza. In futuro, poi, scopriremo se sarà davvero l’ultima.