Alla fine il decreto attuativo del Governo sul Canone Rai 2016 è arrivato. Non è ancora esaustivo, mancano alcuni dettagli, ma possiamo affermare che di novità ce ne sono eccome. Sono state indicate nuove esenzioni, cambia l'importo della prima rata e sono state previste alcune eccezioni. Di seguito la sintesi di come cambia il Canone Rai 2016.

Prima rata del Canone Rai 2016 a 60 euro

Il primo aspetto che ha sorpreso un po' tutti è che, dopo mesi in cui ci dicevano che la prima rata sarebbe stata di 70 euro, adesso si è deciso che la prima rata del Canone Rai 2016 sarà di "soli" 60 euro.

Il primo importo verrà addebitato in bolletta nella prima fattura successiva al 1° luglio, ma anziché 70, gli euro presenti saranno 60. Essendo le bollette dell'elettricità bimestrali, nelle due successive avremo importi di 20 euro ciascuna.

Altre novità: gli abitanti delle 20 isole minori d'Italia, dunque non Sicilia e Sardegna ma le più piccole, da Capri a Vulcano, pagheranno il canone con un addebito unico di 100 euro. Per loro l'addebito non avverrà nella bolletta della luce ma col vecchio metodo, e la scadenza è spostata al 31 ottobre 2016.

Rinvii, esenzioni e rimborsi

Altra novità piuttosto sorprendente di cui oggi parla Il Giornale è che tutti coloro che decideranno di cambiare il gestore elettrico dopo il mese di settembre, potranno rinviare il pagamento della tassa al 2017.

Attenzione però perché il Canone non viene evitato, ma soltanto rinviato. Nella prima bolletta del 2017 infatti verrebbero addebitati i 100 euro del 2016 (o i restanti 40 se i primi 60 sono stati pagati), più la prima rata del 2017. Per quanto riguarda le esenzioni, valgono le regole descritte negli scorsi mesi: 75 anni e reddito familiare non superiore agli 8000 euro, oppure autocertificazione dell'assenza di un televisore in casa sono gli unici requisiti per non pagare il Canone Rai 2016.

Se per caso il canone viene pagato ma ci si accorge solo dopo di rientrare tra gli esenti, è possibile fare richiesta di rimborso (le modalità verranno esplicitate entro fine maggio). In questo caso, dopo che l'autorità di vigilanza avrà accertato l'effettiva esenzione, potrà rimborsare l'importo pagato entro 5 giorni.

Si è anche preso in considerazione il caso di una famiglia che possiede la tv ma non registra consumi elettrici (per esempio una casa in cui non vi ha abitato nessuno per tutto l'anno). In questo caso l'importo da pagare è sempre di 100 euro, ma gli addebiti anziché arrivare bimestralmente arrivano quadrimestralmente.