Il DDL sul condono Equitalia proposto dalla senatrice Anna Maria Bernini e da Emilio Floris prosegue il suo iter in Parlamento. Infatti è da poco stato assegnato alla 6ª Commissione Finanze e tesoro del Senato. Tale proposta è tesa a venire incontro a tutti quei cittadini insolventi con l'erario che hanno serie difficoltà a pagare le rate del proprio debito. Nello specifico sono previsti dei piani di rientro che consentono di stralciare sia una parte del debito, permettendo al Fisco di recuperare molto di quanto ancora non riscosso. Ricordiamo infatti che di 682,2 miliardi di somme iscritte a ruolo solo 580,2 miliardi sono da considerare inesigibili.

Vediamo quindi qual è la platea dei beneficiari che possono accedere al piano e le due tipologie di piano di rientro.

Chi può fruire del DDL Rottamazione dei ruoli?

I contribuenti destinatari del provvedimento possono dividersiin 2 grandi categorie: coloro che si trovano in 'grande difficoltà finanziaria' (il cui debito, è iscritto in un ruolo reso esecutivo prima del 31.12.2010) o chi versa invece in 'momentanea difficoltà finanziaria" ( il cui debito è iscritto in un ruolo reso esecutivo prima del 31.12.2012). Allo stesso modo per tali2 tipologie di debitori sono stati predisposti 2 tipologie di piani di rientro a seconda del grado di difficoltà finanziaria del contribuente. Per i debitori in 'grave difficoltà' il piano prevede: lo stralcio totale delle sanzioni, degli interessi, dell’aggio di riscossione, il versamento dell’IVA, dei contributi e il pagamento del 75% delle imposte dovute.

Per i debitori che invece che si trovino in ‘momentanea difficoltà finanziaria’, è previsto uno sconto del 5 %, fermo restando lo stralcio degli interessi, delle sanzioni e dell’aggio. Se il totale del debito è inferiore a 50 mila euro, esso si estingue con 8 rate trimestrali da saldare in 2 anni. Per importi di debito sopra i 50 mila euro: sono 12 le rate trimestrali, da saldare in 36 mesi.

In che cosa consiste la proposta di rientro?

ll DDL sul sanatoria dei debiti quindi consente ai contribuenti, sia persone fisiche che società di fruire di un piano di rientro ad hoc, studiato in relazione a quanto sia pesante il debito che grava sugli stessi, la cui dilazione tiene in considerazione anche le concrete difficoltà economiche riscontrate fino a quel momento.

Ma la vera novità del DDL n. 2257/2016 sta proprio nella previsione che Equitalia sarà obbligata ad aderire al piano di rateizzazione: quest’ultimo inoltre dovrà essere formulato prospettando una dilazione del debito compatibile con le possibilità finanziarie del contribuente debitore e dovrà contenere una “sanatoria” parziale. Una volta realizzato il piano di rientro, sarà notificato da Equitalia, tramite PEC al debitore destinatario entro il 30.04. 2017. Equitalia deve poi comunicare sempre per via telematica, tale proposta all’Inps o all’Agenzia delle entrate, in base ai rispettivi crediti di competenza, entro il 31.05.2017. Step successivo consiste nel fatto che il contribuente, dovrà rispondere se intende aderire o meno alla proposta anche a mezzo PEC, entro il 31.07.2017.

La 1°rata dovrà essere versata entro e non oltre il 30 settembre dello stesso anno in cui è stato accettato il piano di rientro. Per restare aggiornati su tali argomenti potete premere il bottone Segui in alto a sinistra accanto al nome