L’Agenzia delle Entrate dal 1^ gennaio 2017 ha in programma di cambiare il suo modo di svolgere le indagini fiscali. Ricordiamo che già quest'anno l’amministrazione finanziaria ha progettato dei nuovi controlli che non fanno venir meno i classici poteri di ispezione accesso e verifica. Gli 007 del Fisco quindi reperiranno attraverso vari canali (comprese le classiche movimentazioni bancarie) e addirittura su Facebook, Twitter ed in generale sul web ogni informazione potenzialmente sensibile. Dunque non solo i social network ma anche le banche dati in generale diventeranno una fonte primaria di analisi approfondita per il contrasto all’evasione.

Per recuperare quei famosi 20 miliardi di euro di tasse evase, l’Agenzia ha altresì messo a punto anche la fatturazione elettronica e l’obbligo del POS (per imprenditori e lavoratori autonomi) benché non siano ancora state disciplinare le sanzioni che dovrebbero scattare per le imprese e i professionisti che vengono trovati senza tali dispositivi.

Nel mirino del Fisco la trasmissione telematica delle operazioni IVA

L’Agenzia delle Entrate avrà maggiori poteri di controllo delle operazioni IVA inviate telematicamente, che potrà acquisire appunto con il Sistema di Interscambio, per favorire l'emersione delle basi imponibili. L’Amministrazione dovrà però sempre comunicare al contribuente gli esiti dei controlli principalmente in via telematica.

Dal canto loro i contribuenti privati che vorranno optare per la fatturazione elettronica sono tenuti ad inviare tutti i corrispettivi presenti nelle fatture passive ricevute ed in quelle emesse.Tutti gli incassi e i pagamenti saranno dunque effettuati esclusivamente con strumenti in grado di assicurare la cosiddetta tracciabilità, in modo che l’Agenzia possa autonomamente esaminare tali dati.

Sono comunque previsti degli effetti premiali consistenti nella riduzione di un anno dei termini di accertamento. Inoltre l’utilizzo delle banche dati a disposizione e l’incrocio con altri dati contenuti nelle banche dati delle altre PA, degli istituti di credito e della Guardia di Finanza permetteranno di avere una situazione economico-finanziaria abbastanza chiara di ogni singolo contribuente.

Sempre grazie al sistema di interscambio flussi (SID) l’agenzia fiscale riceverà tutte le movimentazioni bancarie e i dati sui conti correnti dal 2014 al 2015.

Banche, assicurazioni, intermediari finanziari, poste hanno comunicato tali informazioni comprese quelle relative ai buoni fruttiferi, alle cassette di sicurezza, ai certificati di deposito, ai fondi pensione; ai titoli e obbligazioni, ai movimenti sulle carte di credito e di debito, alle vendite di oro.

Come può tutelarsi il contribuente?

L’Agenzia delle Entrate deve garantire l’effettiva partecipazione del contribuente, attraverso il contraddittorio, al procedimento di accertamento. La principale arma di difesa che il contribuente ha contro l’accertamento fiscale è costituita proprio dal contraddittorio preventivo.

Il contribuente deve sempre fornire la sua versione dei fatti e quindi l’Agenzia delle entrate deve informare espressamente il primo di tale possibilità altrimenti l’accertamento è da ritenersi nullo. Questa regola vale sempre per gli accessi, le ispezioni, per il redditometro o per gli accertamenti del valore degli immobili e per IVA. Il contribuente inoltre ha sempre la possibilità di rimediare prima che parta l’accertamento, con il cosiddetto ravvedimento operoso. Proprio ieri 14 settembre infatti l’Agenzia ha inviato 90 mila lettere con posta ordinaria con cui ha avvisato alcuni contribuenti delle irregolarità presenti nella dichiarazione dei redditi 2012. Il contribuente può sanare la propria posizione con una dichiarazione integrativa, beneficiando della riduzione delle sanzione previste. Per restare sempre aggiornati su tali argomenti potete premere il tasto segui accanto al nome dell'autore