Milioni di italiani hanno a che fare con l’isee, l’indicatore della situazione economica di una famiglia. Questa certificazione, serve a misurare la situazione reddituale e patrimoniale della propria famiglia nel momento in cui si vuole accedere a determinate prestazioni, agevolazioni e forme di sostegno al reddito concesse dalla Legge. Parliamo di servizi come asili nido, assistenza domiciliare, studio universitario, libri di testo, assegni di maternità, bonus Bebè e agevolazioni luce, gas e così via. Con le novità introdotte lo scorso anno, per richiedere la certificazione ci vogliono una lunga serie di documenti che vanno presentati al Caf o al patronato per poter presentare la richiesta.

Novità stringenti

La riforma ISEE, ha previsto l’inserimento anche dei redditi esenti ed una maggiore valorizzazione della componente patrimoniale delle famiglie. L’ISEE è stato oggetto di diverse sentenze del TAR e del Consiglio di Stato che ha parzialmente corretto alcune anomalie figlie della riforma. Ad oggi si può dire che nella DSU, la dichiarazione sostitutiva unica che serve per richiedere la certificazione all’Inps (che la rilascia entro 10 giorni dalla DSU) rientrano tutti i redditi della famiglia, anche bonus e sussidi per indigenti. Fanno eccezione, come confermato dal Consiglio di Stato, le indennità per disabili come l’accompagnamento. Le novità introdotte per eliminare l’abuso di certificazioni non veritiere e fatte allo scopo di sfruttare agevolazioni non spettanti, ha reso l’ISEE nelle varie versioni, mini, integrale, corrente, differente in base alle prestazioni richieste.

Documenti da allegare

Per via delle novità, nonostante l’ISEE sia richiedibile in autocertificazione, la documentazione da allegare è molta. Serve lo stato di famiglia, il CUD o in alternativa la dichiarazione dei redditi (730 o Modello Unico) di ogni familiare che ha reddito ed il documento di identità del richiedente. Per via della maggiore importanza data alla consistenza patrimoniale e mobiliare della famiglia, servono le visure catastali aggiornate delle proprietà immobiliari detenute dai componenti la famiglia.

Inoltre, le copie dei buoni fruttiferi, azioni e obbligazioni detenute con Poste Italiane o Banche. Sempre per quanto concerne il patrimonio mobiliare, il saldo al 31/12/2016 dei conti correnti, depositi di risparmio e ogni altro strumento finanziario di cui si è in possesso. Sempre in relazione a conti correnti, libretti e così via, necessario richiedere la giacenza media agli Istituti di Credito dove si hanno in essere i rapporti.

Infine, copia dei libretti delle automobili di proprietà dei componenti il nucleo familiare e tutti gli altri documenti particolari come contratti di affitto, polizze vita ecc. Va ricordato che l’ISEE deve essere in corso di validità e che per quelli del 2016, la loro scadenza è il 15 gennaio, pertanto necessario rinnovarli per non incorrere nel blocco delle agevolazioni a cui si ha diritto.