In materia sanatoria o rottamazione delle cartelle esattoriali, la novità delle ultime ore è la conferma della proroga per la scadenza delle istanze. Il Consiglio dei Ministri di fatto ha recepito le istanze di CAF e cittadini che chiedevano più tempo per presentare domanda. La nuova scadenza è il 21 aprile e sostituisce la vecchia fissata il 31 marzo. Una proroga resasi necessaria, nonostante il già alto numero di adesioni, per tutti coloro che hanno ancora dubbi e perplessità su quali ruoli rottamare e se davvero, la sanatoria conviene o no.

Quali ruoli rientrano nella rottamazione

Definizione agevolata dei debiti, questo il nome dei quella che più comunemente viene definita, rottamazione delle cartelle. Si tratta della possibilità di risolvere le pendenze relative a cartelle esattoriali o multe, che i cittadini hanno a loro carico e che sono state notificate loro, tra il 2000 ed il 2016. L’offerta è lo sconto delle sanzioni e degli interessi di mora e la possibilità di pagare tutto il resto, anche in 5 rate. Rientrano nella definizione agevolata, le cartelle esattoriali di Equitalia, le ingiunzioni di pagamento da parte di altri Concessionari utilizzati da Enti Pubblici come Regioni e Comuni ed anche le multe del Codice della Strada.

A meno che il contribuente abbia già davanti tutte le cartelle e gli altri documenti debitori da rottamare, sarà necessario fare un estratto di ruolo presso la sede territoriale di Equitalia, per capire a pieno a quanto ammonta il debito totale e come scegliere cosa rottamare.

Sanatoria per molti, improponibile

La valutazione del proprio debito è molto importante, soprattutto per valutare quali cartelle rottamare.

Infatti, ci si può trovare davanti a debiti già prescritti, a cartelle mai ricevute o ad altre per le quali sono già state intraprese azioni di contestazione in stato avanzato. Infatti, la sanatoria prevede la possibilità di definire solo parte delle cartelle sospese e non obbligatoriamente tutto il debito. Specie per soggetti con debiti di importi ingenti, va considerato il fatto che pagare in sole 5 rate, prevede, nonostante lo sconto, l’esborso di grosse cifre in poco tempo.

La prima rata cadrà a settembre 2017 e l’ultima a settembre 2018. Per molti, sarebbe conveniente aprire un piano di dilazione classico, che prevede pagamenti mensili di importi anche di sole 100 euro cadauno e per 72 rate.

Resta il fatto che aderire alla sanatoria non è vincolante, perché sarà poi il contribuente a scegliere se darne seguito o meno. Questo, soprattutto se si sceglie la via della rottamazione parziale, lasciando fuori i debiti per cui si è già fatto ricorso alle autorità competenti. Infatti, presentando istanza, si dichiara di rinunciare a tutte le azioni pendenti già in essere, anche se una recente sentenza della Cassazione ha eliminato questo fardello, dando la possibilità ai contribuenti di poter sempre ricorrere contro una cartella anche se inserita in un piano rateale o in una sanatoria.