Si torna a parlare di tasse da pagare e, nello specifico, ritorna nell'occhio del ciclone il pagamento del bollo auto. La tassa automobilistica, se non pagata, potrebbe portare brutti grattacapi al contribuente moroso nei confronti dello Stato. Dopo la recente modifica inerente la regolarizzazione dei pagamenti della tassa, a partire da gennaio 2018, grazie ad una sentenza della Corte di Cassazione, le modalità ed i tempi previsti per la prescrizione del bollo auto potrebbero cambiare radicalmente ed aiutare le tante persone che, probabilmente, anche per bisogno, non hanno ottemperato ai pagamenti.

La prescrizione del bollo auto cambia

Si tratta di un argomento trattato tante volte e che trova discussione tra chi lo paga regolarmente e chi non paga per bisogno o per presa di posizione nei confronti del Governo. La regola inerente la prescrizione del bollo cita che se la tassa automobilistica non è stata pagata e sono trascorsi 3 anni ed un mese dal mancato pagamento, senza alcun tipo di sollecito inviato per mezzo raccomandata, il pagamento del bollo auto va in prescrizione e non si è più obbligati ad ottemperare al pagamento della tassa. Per quello che riguarda i pagamenti divenuti già cartella esattoriale invece, se il bollo richiesto attraverso la cartella esattoriale non rispetta il termine dei 3 anni è possibile richiederne comunque la prescrizione.

Nel caso in cui i mancati pagamenti della tassa rispettino i termini e siano diventati già cartella esattoriale, allora le cose cambiano.

La tassa automobilistica richiesta attraverso le cartelle esattoriali

Nel caso in cui non si è ottemperato al pagamento del bollo ed Equitalia possa aver notificato una cartella esattoriale inerente a tali mancati pagamenti, allora è giusto sapere che la legge fino a poco tempo fa stabiliva come termine di prescrizione 10 anni.

Attualmente le cose sono cambiate e ad aprire la strada verso la nuova direttiva è stata la Corte di Cassazione con la sentenza nr. 20425/17 depositata nella giornata di ieri, la quale, dopo un tira e molla che dura da anni, ritiene che il mancato pagamento del bollo auto, divenuto poi cartella esattoriale, deve rispettare la scadenza dei 5 anni e non più 10.

Pertanto, proprio come ha citato il Sole 24 ore, le regioni sarebbero già a conoscenza della nuova direttiva e si ritroverebbero costrette ad annullare le tante cartelle esattoriali che superano il predetto limite.