Dopo una lunga diatriba che ha visto contrapporsi le compagnie telefoniche, da una parte, e l'agcom, l'autorità garante delle comunicazioni, dall'altra, con importanti risvolti anche giudiziari, dovrebbe presto concludersi con una norma di legge obbligatoria inserita nella prossima legge di Bilancio 2018 la querelle sul periodo di fatturazione delle bollette telefoniche, inizialmente ad un mese e poi, come sappiamo tutti, passato a 28 giorni per decisione unilaterale delle varie compagnie di servizi telefonici.

Il Pd avrebbe, infatti, avanzato una proposta di legge per rendere obbligatoria la fatturazione ad 1 mese.

La proposta, a quanto è dato sapere, è estremamente articolata e prevede, addirittura, delle multe salatissime per coloro che non dovessero rispettare le nuove disposizioni legislative.

La querelle della fatturazione a 28 giorni

L'inserimento di una norma ad hoc nella prossima Legge di Bilancio si sarebbe resa necessaria in quanto nonostante l'Agcom abbia sanzionato, anche pesantemente, i maggiori gestori telefonici come tim, Wind, Vodafone o Fastweb, non si è ottenuto il risultato sperato. D'altra parte, la fatturazione a 28 giorni, per di più applicata unilateralmente, costituisce un aggravio di costi per i consumatori. Infatti, in un anno questi si vedono arrivare, grazie a questo escamotage, la bolletta telefonica per 13 mensilità invece delle consuete 12.

Questo produce un aumento di quasi il 9% del costo del servizio, in un anno.

Cosa prevede la nuova proposta di legge

La proposta di legge che sta per essere inserita in Legge di Bilancio prevede, innanzitutto, di dichiarare illegittima la fatturazione settimanale. Infatti, il testo parla espressamente di obbligo di fatturazione mensile.

Dato che la norma parla di fatturazione, non facendo esplicito riferimento alle compagnie telefoniche, per motivi di sistematicità dell'ordinamento giuridico tale norma potrà applicarsi estensivamente a tutte le società commerciali sottoposte al controllo di un Autorità indipendente e che stipulano contratti con i consumatori.

Quindi, per esemplificare, potrà riguardare i fornitori di energia elettrica, del gas, le società di pay - tv e altra ancora.

Come accennavamo le sanzioni, in caso di mancato rispetto dell'obbligo, saranno estremamente elevate. La proposta di legge prevede che vengano comminati ai contravventori multe doppie rispetto a quelle attualmente in vigore. Non solo, ma la società che dovesse violare la legge sarà obbligata a rimborsare il consumatore di quanto indebitamente ricevuto. Infine, viene espressamente previsto il divieto di modifica unilaterale delle condizioni contrattuali. Una volta inserita in legge di Bilancio la norma sarà operativa dal 1 gennaio 2018.