Il 30 novembre scade il termine per saldare la terza rata della Rottamazione delle cartelle esattoriali della ex Equitalia. Chi fosse rimasto indietro, però, ha la possibilità di effettuare il saldo entro il 7 dicembre. Ma, come ha specificato l'Agenzia delle Entrate la proroga vale solo per mettersi in regola relativamente al pregresso, cioè le rate non pagate di luglio e settembre. Per poter mantenere il beneficio della rottamazione dei ruoli la terza rata andrà saldata invece che entro il 30 novembre 2017, improrogabilmente entro lo stesso 7 dicembre.

Vediamo, nel dettaglio, cosa prevede il decreto di conversione che è, in questi giorni, in discussione alla Camera dei Deputati.

Le previsioni del Decreto di conversione

L'articolo 1 del Decreto Legge n°148/2017 ha prorogato i termini di pagamento delle rate scadute a luglio e settembre 2017, per i contribuenti che hanno effettuato la richiesta di adesione entro il 21 aprile 2017, entro il 30 novembre 2017. Inoltre, entro il prossimo 7 dicembre sarà ancora possibile aderire alla rottamazione, per coloro che avessero perso la prima definizione agevolata. Ma, nello stesso tempo, entro questa data va saldato il pregresso altrimenti si è fuori dalla rottamazione in ogni senso. Questo è l'effetto della modifica apportata al Decreto Fiscale dal Senato e che ora attende il via libera della Camera dei Deputati.

Inoltre, coloro che avevano stipulato con l'Agenzia delle Entrate un piano di rientro in cinque rate, l'ultima delle quali sarebbe dovuta scadere ad aprile del 2018, avrà qualche mese in più per chiudere la partita. Infatti, l'articolo 1 del Decreto legge 148/2017, prevede un ulteriore proroga a luglio 2018. Rimane, comunque, fermo a settembre 2018 il termine ultimo di chiusura di ogni tipo di rateazione agevolata.

Le nuove domande e gli eventuali ripescati

Coloro che, invece, avessero inoltrato la loro richiesta successivamente al 21 luglio 2017, come anche coloro che fossero stati ammessi successivamente al beneficio della rottamazione bis in quanto, per qualche motivo, non hanno avuto la possibilità di aderire alla prima definizione agevolata hanno un calendario differente.

Le scadenze sono differenti a seconda del profilo in cui si viene collocati dall'ufficio dell'Agenzia delle Entrate. Per tale motivo è bene rivolgersi all'ufficio per avere le delucidazioni del caso e non incorrere in sanzioni.