Con un comunicato ufficiale pubblicato sulla Home page del sistema tessera sanitario (sistemats1.sanita.finanze.it/wps/portal) è stata disposta la proroga per la presentazione al sistema delle spese veterinarie sostenute nell'anno 2017.

Le scadenze 730 per i veterinari e non solo

I veterinari iscritti agli albi professionali (meglio ancora, i commercialisti dei veterinari) avranno tempo fino al 28 febbraio 2018 per trasmettere, attraverso il consueto canale telematico, le fatture emesse e i relativi importi da abbinare al codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa.

Una scelta questa operata da parte del ministero che ha forse origine nelle difficoltà di trasmissione dati affrontate negli anni scorsi, in particolare nel 2016, primo anno del nuovo adempimento. Un rinvio che non può comunque accontentare le varie categorie professionali che avevano caldeggiato un rinvio toutcourt dell'adempimento. Ma tant'è!!

Il sistema tessera sanitario è bene ricordarlo è un progetto che mira a raccogliere i dati economici del comparto sanità al fine di creare una banca dati completa utilizzabile nella predisposizione del "famigerato" finora 730 online.

Gli operatori sanitari devono trasmettere tutti i dati delle prestazioni che in modo o nell'altro non sono ancora in possesso dell'Amministrazione finanziaria.

Per fare un esempio la classica visita nell'ambulatorio privato del medico, del dentista, dell'oculista etc etc è oggetto di trasmissione.

Anche chi non è propriamente un medico, nelle varie forme, può essere tenuto alla trasmissione dei dati per le prestazioni cosiddette "scaricabili". Un esempio è l'ottico. Se ottico inteso come commerciante allora non è tenuto a nessun adempimento, ma se interviene nel processo produttivo (preparazione delle lenti etc) allora oltre a iscriversi in apposito albo presso il Ministero della Salute è tenuto alla comunicazione dei dati.

L'adempimento è mirato alla predisposizione del 730 online. Le spese sanitarie, così come molte spese veterinarie e comunque della sfera sanitaria, danno vita ad un credito fiscale, qualora ci sia capienza, del 19% oltre la franchigia, che spesso per i lavoratori dipendenti si trasforma in un rimborso.

Nel corso degli anni molti sono stati i provvedimenti per limitare il fenomeno delle detrazioni di spese sanitarie, il più delle volte non inerenti. Questo del Sistema TS è certamente il più efficacie ma anche molto oneroso per chi lo deve "alimentare".