In Italia quando si tratta di fisco la regola sembra essere una sola: nessuna logica. Preambolo necessario per introdurre un argomento molto sentito dai tanti cittadini che si sentono vessati dallo Stato e qualche volta anche a ragione.

Il canone Rai, come oramai tutti sanno, viene addebitato direttamente in bolletta e pagato in rate bimestrali da tutti coloro che risultano essere intestatari di utenza elettrica quale prima casa, avvero tipologia cliente domestico residenziale.

Esenzione dal canone

Esistono però delle categorie di utenze domestiche residenziali che non necessariamente posseggono un televisore o comunque un desueto strumento atto a ricevere i segnali radiodiffusi.

Ne esistono altre che hanno una famiglia e magari più utenze domestiche e che già il coniuge paga ciò che deve pagare la famiglia in termine di Canone.

Queste categorie hanno tempo fino al 31 gennaio 2018 per comunicare, tramite un modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione, disponibile on line. Come fare: occorre collegarsi al sito dell'Agenzia delle Entrate o della stessa Rai e se si dispone delle credenziali Fisconline accedere al percorso "servizi per" - "comunicare" - "dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato". Piu' facile e sicuro rivolgersi a professionisti abilitati per la presentazione telematica.

Nei casi in cui sia impossibile utilizzare il consueto canale telematico è prevista anche la possibilità di inviare il tutto tramite plico raccomandato o tramite Pec.

La dichiarazione ha validità annuale e dunque annualmente va rinnovata.

Ma la beffa è sempre dietro l'angolo. La scadenza è fissata si al 31 gennaio 2018, ma tenendo conto che le bollette sono predisposte già dal mese di dicembre 2017, è facile e quasi certo che tutti i cittadini rispettosi delle regole che inviano nei termini la loro dichiarazione almeno una rata la pagheranno per poi, almeno quello, avere il rimborso.

Si perchè la stessa Agenzia delle Entrate con un comunicato stampa dello scorso 16 dicembre, che ai più sarà sfuggito, invita gli utenti a presentare entro la fine di dicembre o il 20 dicembre se invio postale la dichiarazione sostitutiva per evitare, anzi per essere sicuri di evitare, il primo addebito e dover poi richiedere il rimborso.

Per ulteriori informazioni si rimanda ai siti internet dell'agenzia delle Entrate e della stessa Rai.