Un invito chiaro ed esplicito che sta arrivando su Whatsapp: "Non pagate la prossima bolletta della luce". Con il passaparola, in questo caso con l'inoltro dello stesso messaggio ad amici o conoscenti. Attenzione, però, perché è una fake news, una bufala insomma. Il messaggio che gira di smartphone in smartphone spiega: "Non paghiamo, ma la cosa funzionerà solo se lo faremo in tanti". E così che si è creata una sorta di catena di Sant'Antonio sulla prossima bolletta della luce.
Spiegazione: l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e i rifiuti (Arera) ha davvero approvato una delibera che permetterà alle aziende distributrici della luce di provare a recuperare crediti inesigibili facendo pagare di più a chi, invece, paga regolarmente la bolletta.
La fake news su WhatsApp nasce dunque da una notizia vera, il che probabilmente sta spiazzando più di un utente. Chi è in regola con le bollette, pagherà una parte degli oneri generali di sistema non versati dagli evasori. Sono oneri slegati però dal consumo di energia, che poi servono a finanziare la produzione da fonti rinnovabili.
Energia elettrica, dove sta la fake news
Arera ha previsto dunque di inserire una piccola parte di questi oneri in tutte le bollette. E di questo dobbiamo ringraziare chi non paga. Ma nel messaggio che sta circolando con insistenza su WhatsApp si parla di "30 - 35 euro in più nella prossima bolletta per coprire i milioni di euro accumulati dai morosi. Noi dobbiamo pagare in attesa di decisioni del Tar".
Di nuovo, spiegazione: nella prossima bolletta della luce non ci saranno aumenti, se non quelli dovuti dal maggior consumo, naturalmente. Arera ha già comunicato che per un anno non cambierà nulla e che quando il meccanismo partirà, gli aumenti saranno piccoli. Possiamo discutere sull'ingiustizia di pagare un po' di più, certo, ma la fake news tale resta.
Tra l'altro, non è il Tar a dover decidere qualcosa in merito. Il Codacons ha annunciato il ricorso al tribunale amministrativo della Lombardia, vero, chiedendo che la delibera venga cestinata, perlomeno nella parte in cui prevede il risarcimento da parte dei consumatori al posto dei morosi.
Su WhatsApp, però, l'invito è a pagare "solo la somma che mi spetta, con un bollettino postale scritto a mano, con l'importo decurtato della cifra che non mi spetta".
E quale sarebbe questa cifra visto che al momento non cambierà nulla? E quando scatteranno gli aumenti, considerato che saranno davvero minimi, come si faranno a individuare? Questa sorta di chiamata alle armi via smartphone non ha veramente senso. Ma siccome cavalca una parte di verità, in molti si stanno convincendo che sarà davvero così. Fate dunque attenzione. Pagate, soprattutto, la prossima bolletta della luce.