Per fare la dichiarazione dei redditi, il modello 730 precompilato sarà disponibile su Internet a partire dal 16 aprile 2018. Vi sono molti tipi di contribuenti che possono usufruire di quello online o di quello cartaceo, in maniera da ottenere numerosi vantaggi e soprattutto rimborsi per tante spese sostenute. In caso di presentazione senza modifiche non si sarà soggetti ad alcun tipo di controllo e quest’anno sono parecchie le cose da potere scaricare per farsele rimborsare direttamente in busta paga dal datore di lavoro o dall’Inps. Oltre ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, ci sono altri contribuenti che possono inviare il modello 730 all’Agenzia delle Entrate.
Chi può usare il modello 730 precompilato e non
Tutte le persone che al 16 aprile 2018 sono lavoratori dipendenti o pensionati possono compilare, integrare o modificare e inviare direttamente online il modello 730 precompilato. Possono farlo anche i lavoratori italiani all’estero e le persone che ricevono redditi da lavoro dipendente come indennità di mobilità o assegno di disoccupazione. Anche i sacerdoti della Chiesa cattolica usano il modello 730 e i lavoratori a tempo determinato o per un periodo inferiore all’anno solare possono avvalersi del sostituto d’imposta, cioè il datore di lavoro che compilerà la dichiarazione dei redditi se lavoreranno almeno fino a luglio 2018. I lavoratori della scuola a tempo determinato possono inviare il 730 personalmente oppure rivolgersi a un centro di assistenza fiscale se hanno un contratto almeno da settembre 2017 a giugno 2018 e infine, anche chi avrà delle entrate da collaborazione continuativa e coordinata nel periodo compreso tra giugno e luglio 2018 può usufruire dei dati del proprio sostituto d’imposta per effettuare conguaglio, ma in questo caso è preferibile rivolgersi a un centro fiscale o a un professionista abilitato.
La data di scadenza della presentazione è il 7 luglio se la dichiarazione viene fatta tramite sostituto d’imposta, oppure il 23 luglio tramite CAF o professionista abilitato. Quest’anno il modello unico si chiamerà modello Redditi e non tutti sono obbligati a presentare questo piuttosto che il 730.
La dichiarazione dei redditi senza sostituto d’imposta
Anche se nel corso dell’anno 2017 non si sono percepiti redditi, ma si possiede l’abitazione principale e/o delle pertinenze, è obbligatorio presentare comunque il modello 730 o il modello Redditi. Bisogna farlo anche nel caso in cui le addizionali Irpef non siano state trattenute o trattenute in misura inferiore a quella obbligatoria.
L’obbligo è esteso anche a chi ha percepito dei soldi da locazioni di fabbricati affittati tramite cedolare secca o contratto ordinario, oppure per chiedere rimborsi di versamenti effettuati in passato o acconti per l’anno 2017. La dichiarazione dei redditi precompilata oppure ordinaria si può inviare anche senza sostituto d’imposta presentandola all’Agenzia delle Entrate o inviandola tramite Internet dal proprio fisco online. Sono tenuti a farlo tutti i lavoratori hanno ricevuto redditi da fabbricati e terreni, da capitale, da lavoro dipendente o assimilabili al lavoro dipendente, con contratti a progetto, guadagni da lavoro autonomo senza partita Iva, lavoro autonomo occasionale con ritenuta d’acconto, redditi di terreni o fabbricati all’estero.
Sono tenuti a fare la dichiarazione dei redditi anche minori o persone incapaci di intendere e di volere che comunque abbiano percepito delle entrate; in questo caso sarà il tutore a compilare il modello 730 o Redditi persone fisiche per loro.