Martedì verrà presentata in Parlamento una proposta di legge che tra le altre cose dovrebbe contenere gli annunciati tagli delle accise sui carburanti. Ad affermarlo è stato il sottosegretario all'economia, Massimo Bitonci, nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano romano "Il Messaggero" e ripresa da diverse agenzie di stampa nazionali come l'AdnKronos. Il rappresentante della Lega ha inoltre precisato che Matteo Salvini conosce già i contenuti del nuovo disegno di legge
Il contenuto della proposta
Come ha spiegato il sottosegretario Bitonci nel corso dell'intervista a "Il Messaggero" si tratta di un disegno di legge di un certo respiro.
Infatti dovrebbe contenere anche una proposta di modifica delle aliquote irpef. Non solo, ma conterrebbe anche lo scheletro della flat tax che dovrebbe divenire pienamente operativa nel biennio 2020/2021.
La parte centrale e caratterizzante della proposta di legge sarà certamente il taglio delle accise sui carburanti, in particolare la benzina. Come ribadito dal sottosegretario Massimo Bitonci per dare un segnale al Paese verranno immediatamente abolite quelle più vecchie e datate nel tempo. Matteo Salvini, nel corso della campagna elettorale precedente alle elezioni del 4 marzo 2018, aveva fatto riferimento all'accisa per finanziare la guerra d'Etiopia del 1935-36.
Ovviamente, l'esponente del Carroccio non si è sbilanciato sull'entità dei tagli.
Anche perché ha precisato che i tecnici del Ministero stanno ancora effettuando simulazioni e conteggi. Certamente si tratta di una misura importante anche per i cittadini. Infatti le accise pesano sul prezzo del carburante per circa 20 centesimi per ogni litro di benzina. Bitonci ha affermato che la loro abolizione è una misura che sta molto a cuore a Matteo Salvini.
La riduzione dell'Ires
Un'altra novità che dovrebbe essere contenuta nel nuovo disegno di legge e che il sottosegretario Bitonci ha definito molto importante sopratutto per le imprese è la riduzione dell'aliquota dell'Ires, l'imposta sul reddito delle società, che dovrebbe passare dall'attuale 24% ad un più modesto 15%. Per beneficiare di questo sconto gli imprenditori dovranno impegnarsi e dimostrare di aver reinvestito gli utili in macchinari, automezzi e altri beni per lo sviluppo e la crescita della loro azienda. Oppure si potrà scegliere di procedere a nuove assunzioni.
Bitonci inoltre ha delineato con più precisione il quadro complessivo della riforma fiscale avvenire affermando che la proposta della Lega conterrà sicuramente una flat tax con più aliquote. Ma se saranno due o tre non sarebbe ancora in grado di affermarlo con certezza. Stesso discorso per la probabile riduzione degli scaglioni Irpef. Anche se da questo punto di vista ha precisato che si vuole giungere, almeno, ad una riduzione del primo scaglione e ad un ampliamento dei regime dei minimi. L'idea sarebbe quella di partire con un aliquota del 15% per i redditi fino a 65 mila euro più un 5% incrementale per i redditi superiori a 65 mila euro ma inferiori ai 100 mila euro.
Per quanto riguarda le necessarie coperture finanziarie, Bitonci pensa che si possa trovare un idoneo compromesso con l'Unione Europea almeno per due motivi fondamentali. In primo luogo in quanto si avvicinano le elezioni europee e in questi frangenti, afferma, "le maglie sono sempre un po' più larghe". E poi perché c'è il precedente importante di Francia e Germania che hanno goduto in passato dello stesso tipo di flessibilità. Quindi, conclude, non si può negare all'Italia di attuare delle politiche di sviluppo.