Raddoppio della multa e ritiro della patente per chi non paga la Rc auto. E’ questo il contenuto di un emendamento al decreto legge fiscale presentato dalla Lega che mira a stanare i furbetti della assicurazioni. Tra gli emendamenti presentati, e in discussione in Parlamento a partire dalla prossima settimana, anche la proposta di una sanatoria per le Tasse comunali come Imu e Tasi.

Rc auto, proposto ritiro della patente e raddoppio delle multe per chi non paga

In linea con quello che accede tutti gli anni, anche questa volta la manovra economica, una volta approdata in Parlamento per l’approvazione, è oggetto del cosiddetto “assalto alla diligenza” con il tentativo, da parte di tutte le forze politiche, di infilare tra le pieghe del decreto, misure della più diversa natura.

Quest’anno, gli emendamenti presentati in Commissione Finanza sono in totale 578, la maggior parte dei quali, come è naturale, a firma delle opposizioni, ai quali si aggiungono un centinaio di proposte avanzate dalla stessa maggioranza di governo. La Lega, in particolare, ha presentato 32 emendamenti, in autonomia rispetto all’alleato di governo M5S, tra i quali spicca la richiesta di inasprire la lotta agli evasori della Rc auto.

La proposta in questione prevede il ritiro della patente per due mesi nei confronti degli automobilisti che vengono sorpresi per la seconda volta senza copertura assicurativa. Ritiro che va ad aggiungersi ai 45 giorni di fermo amministrativo dell’auto. L’inasprimento delle sanzioni non si ferma al ritiro della patente, prevedendo anche il raddoppio della multa per chi non ha pagato l’assicurazione.

Una vera e propria stangata che dovrebbe portare la sanzione che, attualmente, prevede una multa che va da un minimo di 840 euro a un massimo di 3.393 quindi, a cifre che sarebbero di minimo 1.680 euro fino a un massimo di 6.786.

Tra gli emendamenti al decreto fiscale anche la maxi sanatoria per Imu e Tasi

Tra gli emendamenti a firma Lega anche la proposta di estendere la pace fiscale alle imposte comunali, aprendo così la strada ad una maxi sanatoria per una serie di tasse quali Imu e Tasi.

Nel dettaglio, il testo dell’emendamento prevede che, in riferimento ad entrate non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione notificati nel periodo dal 2000 al 2017, i Comuni possono stabilire l’esclusione dal pagamento delle sanzioni. La decisione finale spetterebbe comunque agli enti locali, andando così incontro alle richieste dei Comuni per i quali la sanatoria delle tasse a loro dovute rischierebbe di aprire ulteriori buchi nelle casse già sofferenti dei Comuni stessi.