Qualche giorno fa l'Ufficio Parlamentare di Bilancio, l'autorità indipendente che vigila sulla correttezza dei saldi di finanza pubblica, aveva evidenziato come la Manovra economica del Governo M5S-Lega, così come è stata strutturata dopo le trattative con la Commissione europea, potrebbe far aumentare la pressione fiscale a livello nazionale. Ora si viene a sapere che all'interno della Legge di Bilancio, approvata ieri alla Camera dei Deputati, è contenuta la possibilità, per la Città di Venezia, di introdurre il pagamento di un ticket d'ingresso, nei confronti di tutti coloro che desiderano entrare nella città antica.

Secondo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica" l'importo di questo ticket dovrebbe variare dai 2,5 ai 5 euro. anche in base alla stagione in cui avviene l'ingresso.Ma, secondo un'indiscrezione pubblicata dal quotidiano romano, potrebbe anche arrivare a toccare i 10 euro in periodi di altissima stagione. Inoltre, il nuovo balzello dovrebbe andare a sostituire la tassa di soggiorno.

Le conseguenze sull'industria del turismo

Venezia è una meta turistica di livello internazionale. Secondo alcuni dati pubblicati dal Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica nella città lagunare arrivano in media, ogni anno, circa 25 milioni di turisti da ogni parte del mondo. Questo vuol dire, sempre secondo il Ciset, un giro d'affari per l'economia lagunare di circa 2,5 miliardi di euro.

Ovviamente molti di questi turisti arrivano nell'ex Serenissima Repubblica Marinara con le gigantesche navi da crociera: Venezia, infatti, è una tappa obbligata di moltissimi itinerari crocieristici all'interno del Mediterraneo. Di conseguenza, l'introduzione di questo nuovo tributo potrebbe rappresentare un freno a questa tipologia di turismo di massa.

Anche perché le nuove Tasse potrebbero essere applicate direttamente sul biglietto utilizzato per la crociera e, quindi, per entrare in città. Ma la nuova tassa, come precisa il comma 1229 della Manovra economica appena approvata, si applica ad ogni vettore utilizzato per accedere alla "città antica".

Le motivazioni dell'amministrazione comunale

Ovviamente, la tassa di soggiorno è presente già da diversi anni in tutte le principali località turistiche, ma anche nei paesi di minore attrattività. Comunque, la Pubblica Amministrazione comunale veneziana ritiene, a ragione o a torto, di ottenere dei maggiori introiti sostituendo la tassa di soggiorno con il nuovo ticket d'ingresso. Questo perché si punterebbe a intercettare le entrate derivanti da quei turisti che trascorrono più tempo nell'hinterland veneziano rispetto a coloro che tendono a passare una sola giornata nella città lagunare.