Dal corrente mese di febbraio sino al 30 aprile, termine ultimo per la dichiarazione Iva annuale, imprese e professionisti devono affrontare una serie di 14 scadenze fiscali, tra comunicazione di dati, versamenti d'imposta e liquidazioni. Ricordiamo che è indispensabile consultare periodicamente lo scadenzario dell'Agenzia delle Entrate per eventuali modifiche e/o aggiornamenti. Le date da ricordare sono almeno 4, di cui una (quella del 15 febbraio) è un "ultimatum", per così dire, volto a registrare l'emissione e la registrazione delle e-fatture.
15 febbraio: termine ultimo per la registrazione delle fatture
La primissima data utile è quella del 15 febbraio, giorno - come si legge direttamente dal sito stesso dell'Agenzia delle Entrate - dedicato all'emissione e registrazione delle fatture per tutto ciò che riguarda beni consegnati o spediti nel mese di gennaio. È utile indicare data e numero del documento di riferimento, al fine di identificare i soggetti tra i quali è stata effettuata l'operazione. È bene ricordare anche che ad essere chiamati in causa per questo primo adempimento sono i contribuenti che hanno scelto la liquidazione Iva mensile.
Prima scadenza: 18 febbraio
Il 18 febbraio è la data importante per i titolari di partita Iva, i quali sono tenuti al versamento Irpef, per quanto attiene i redditi di lavoro indipendente e affini e redditi da lavoro autonomo, sempre relativamente al mese di gennaio 2019.
E poi, ancora, provvigioni per rapporto di commissione e mediazione. Gli altri due versamenti obbligatori per questa medesima data sono l'Inps, il cui codice tributo per il versamento è 1040, e l'Iva, il cui codice è 6001.
Seconda scadenza: lunedì 25 febbraio
La seconda data importante da segnare nel calendario fiscale è quella del 25 febbraio, giorno in cui i contribuenti con obbligo mensile sono chiamati a presentare gli elenchi Intrastat delle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nello scorso mese di gennaio nei confronti di soggetti appartenenti all'Unione Europea.
Tali elenchi devono essere trasmessi telematicamente all'Agenzia delle Dogane o all'Agenzia delle Entrate (tramite Entratel).
Terza scadenza: giovedì 28 febbraio
L'ultima scadenza del mese di febbraio, ovvero giovedì, si chiude con l'inaugurazione dell'esterometro (emesso come la fattura elettronica il 1° gennaio 2019). Dunque, dovranno essere comunicati i dati delle fatture emesse e ricevute nel mese di gennaio verso operatori esteri.
È opportuno ricordare che l'ingresso dell'esterometro ha segnato l'addio allo spesometro, anche se di fatto rientra tra le scadenze fiscali del mese (il 28 febbraio) con riferimento al secondo semestre dello scorso anno.
Nella stessa giornata, infine, scade il termine ultimo per la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva relative al quarto trimestre del 2018 e la presentazione dei dati delle spese funebri e dell'asilo nido, necessarie per fornire le informazioni per il modello 730 precompilato.
Malumori tra i professionisti
Nonostante la debole partenza, l'Agenzia delle Entrate ha registrato in queste ultime settimane una notevole accelerazione: 4,5 milioni di documenti trasmessi giornalmente (a fronte dei 2,5 milioni nel periodo che va dal 1° al 18 gennaio), un incremento che si è verificato tra il 19 gennaio e il 6 febbraio e che dimostra che i contribuenti hanno fatturato e fatturano più rapidamente una volta presa confidenza con il software.
I professionisti, però, sono ben lungi dall'essere spensierati, soprattutto se si guarda, appunto, al calendario. Si è parlato di un'eliminazione dello spesometro, che - in realtà - sussiste ancora e ha spinto il Consiglio nazionale dei commercialisti a chiedere al ministro dell'Economia Tria e al direttore dell'Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, di procrastinare le scadenze fino al 16 marzo.