Una cattiva notizia arriva per i cittadini di Calabria e Molise dell'Agenzia delle Entrate e dal Dipartimento delle Finanze. Non avendo raggiunto gli obbiettivi programmatici di rientro dei debiti sanitari, per le due Regioni viene imposto un aumento dell'Irap e delle addizionali regionali dell'Imposta sul reddito delle persone fisiche, l'Irpef. Sono incrementi di imposizione fiscale che naturalmente graveranno sui cittadini, più precisamente su quelli produttivi, cioè i lavoratori.

Le percentuali di aumento

Con due comunicati distinti sia il Dipartimento delle Finanze che l'Agenzia delle Entrate hanno messo al corrente tutti degli aumenti che scatteranno su determinati contribuenti.

Si tratterà quindi di un aumento di imposizione fiscale che i cittadini dovranno sopportare per contribuire alla spesa pubblica in materia sanitaria. Il paradosso è che entrambe le Regioni, sia Calabria che Molise sono quelle in cui si registrano maggiormente lamentele e reclami sui disservizi della sanità. In altri termini, come polemicamente si legge in un eloquente articolo del quotidiano economico "Italia Oggi", adesso si chiede ai cittadini di andare a contribuire in maniera più pesante per dei servizi che secondo gli stessi contribuenti funzionano male o non funzionano proprio. Adesso verranno maggiorate le due imposte prima citate cioè Irap e addizionali all'Irpef, rispettivamente dello 0,15 e dello 0,30%.

I primi effetti si noteranno immediatamente nelle buste paga dei lavoratori e nei cedolini dei pensionati residenti in una delle due Regioni.

Perché questi aumenti?

Come detto precedentemente, il problema è il disavanzo per i servizi sanitari. Il Comitato permanente per la verifica dei servizi essenziali dopo verifica dell'anno 2018 ha trovato le due Regioni poco virtuose in materia pareggio di bilancio.

In questo caso viene applicata immediatamente la legge 191 del 2009 che all'articolo n° 2 prevede testualmente l'aumento di queste imposte ed il conseguente aggravio di imposizione fiscale per i cittadini. Nello specifico, la legge prevede l'incremento dello 0,15% dell'aliquota Irap vigente, nonché l'aumento dello 0,30% dell'aliquota relativa alle addizionali regionali dell'Irpef.

Queste maggiorazioni pertanto si aggiungono alle aliquote oggi in vigore che gioco forza determineranno un maggiore prelievo per i contribuenti. Per l'Irap gli effetti per esempio, si avranno già con l'acconto 2019. Sia con il metodo storico che con quello previsionale il calcolo dell'imposta sulle attività produttive verrà effettuato aggiungendo all'aliquota del 2018 la maggiorazione dello 0,15%.