L’emergenza economica e sociale dovuta alla diffusione del Coronavirus non accenna a diminuire, il governo potrebbe prorogare il blocco delle attività e allungare la quarantena degli italiani. In questo contesto, con i lavoratori e le imprese in grande difficoltà, sta prendendo piede la proposta di posticipare il pagamento di due Tasse: l'Imu e la Tari.

Stando a quanto riporta il quotidiano di informazione giuridica La Legge per tutti, la possibilità di rinviare il pagamento della tassa sull'immobile e della tassa per lo smaltimento dei rifiuti, dovrebbe essere inserita nel nuovo decreto legge che il governo sta preparando per il prossimo mese di Aprile.

Verso la sospensione dei tributi locali

La sospensione per Imu e Tari dovrebbero essere fino al 30 novembre 2020. Lo stato starebbe pensando di anticipare della liquidità dalla cassa depositi e prestiti per sopperire alle mancate entrate dovute allo spostamento delle due tasse.

Per l’entrata in vigore della norma servirà l’approvazione dei Comuni: basterà il parere positivo della giunta comunale, senza che la misura debba passare per il consiglio comunale.

Interrompere il pagamento di queste tasse porterebbe circa 17 miliardi di euro in meno nelle casse dei Comuni: 10 miliardi dalla mancata riscossione dell’Imu, 5 miliardi dal mancato versamento della Tari e altri 2 miliardi dalla mancata riscossione della tassa sulla pubblicità e da quella sull’occupazione del suolo pubblico.

Dubbio, invece, sul pagamento dell'Imu che le imprese dovrebbe versare a titolo di quota erariale nel mese di giugno.

L’Arera ha chiesto di gestire la riscossione in modo diverso

E’ probabile che molti Comuni decidano di applicare la sospensione, sia per dare sollievo alle famiglie in difficoltà economiche, sia per gestire al meglio la riscossione.

Infatti, in questo momento gli uffici comunali sono ridotti ai minimi, è questo potrebbe portare dei ritardi anche nella preparazione e invio delle cartelle da pagare ai contribuenti.

La stessa Arera, l’autorità per la regolazione dell’energia reti e ambiente, ha chiesto ai Comuni di segnalare le famiglie maggiormente in difficoltà, per poter gestire la riscossione in maniera diversa.

Anche il Presidente del Consiglio, nell’annunciare lo spostamento di 4,3 miliardi di euro verso i Comuni, ha ribadito il ruolo fondamentale degli amministratori locali, considerati come le sentinelle sul territorio.

Il governo ha inoltre annunciato un nuovo decreto destinato altri 400 milioni per i cittadini che in questo periodo di emergenza non hanno nemmeno le risorse economiche per fare la spesa e non riescono a far fronte alle esigenze più elementari.