Il monitoraggio degli andamenti dei vari mercati borsistici europei parametrati con quelli d'oltre oceano evidenziano da tempo una ripresa nei diversi comparti. Le varie iniziative e la presa di coscienza degli stati membri dell'UE, hanno favorito un atteggiamento più costruttivo e collaborativo, rafforzando antichi e nuovi assi commerciali delineatisi nei vari anni. Ne giova cosi anche l'andamento borsistico globale e nazionale che ha abbandonato le basse soglie psicologiche dei 12.000 punti assestandosi ad un più confortante livello dei 15.000 punti.

Ne approfitta parzialmente anche il comparto bancario, che da tempo penalizzato, non da purtroppo ancora segnali importanti e continuativi di ripresa penalizzando anche il settore dei finanziamenti e dei mutui mai cosi in basso negli ultimi mesi. Le parole di massimi esponenti del governo dichiarano altresì una ripresa nel 2013, che al momento, comunque, non viene registrata da segnali particolari o da un più continuo, lento e atteso trend in ascesa. Un focus nel comparto IT, ora denominato Global Digital Market, grazie agli ultimi dati disponibili e certificati sottolineano la crescita delle componenti collegate ad Internet.

I numeri relativi fissano una crescita del 41, 6% nel cloud, una crescita del + 78,5% nei tablet e un + 30% dello smartphone.A compensazione di questi dati positivi, evidenziamo un calo dello - 7,1% nei pc e server,  - 3,3% nel software.

La visione per fine anno prevede un calo del mercato del – 4,4%. 

Viene sottolineato che la parte più dinamica e intraprendente del Paese si sta già attrezzando puntando all'uso di internet in movimento, nella speranza che questo venga anche favorito da percorsi meno complicati di accesso al credito per le imprese che vogliono innovare.

La rinuncia ad investire nell'innovazione, come molte aziende sono loro malgrado costrette a fare oggi, significa sopratutto rinunciare a crescere in competitività, efficienza e produttività. Il processo di radicamento in Italia dell'innovazione digitale con l'emersione del Global Digital Market, è frenato non solo dalla crisi economica, ma da resistenze al cambiamento e alla modernizzazione che persistono nella pubblica amministrazione.

Per essere propositivi ed efficaci si potrebbe impostare, con alcune banche radicate sul territorio una sorta di accordo che lavori sulla falsa riga del Credito Scuola.

Mi spiego meglio. Alcuni istituti finanziano l'acquisto dei libri all'inizio dell' anno scolastico e ne chiedono rateizzato il ritorno senza interessi ma fidelizzando la famiglia utente, per il periodo di rientro della rata pattuita.Con le debite proporzioni e cercando un beneficio economico di entrambi le parti in causa, si potrebbe ipotizzare un accordo quadro che preveda che un'Azienda (X) possa finanziarsi per l'acquisto della tecnologia necessaria e disponibile chiedendo ad una Banca (Y), con una Sofware House (W) convenzionata, un finanziamento, godendo di interessi e commissioni appositamente studiate in virtù appunto di questo accordo.

La Banca (Y) ne beneficierebbe per il numero di aziende che ne faranno richiesta, ipotizzando anche un plafond ed ingolosendo le aziende ad essere le prime...La Software House (W), ovviamente, essendo interlocutore unico per la mole di richieste che potrebbero pervenire. L'Azienda (X) per l'ottenimento di un credito dedicato alla sua innovazione.