Una vera e propria rivoluzione. E come ogni sollevazione ha delle vittime designate che stanno pagando un caro prezzo. La parte dell'ancien régime in questo caso è toccata farla ai tassisti, che si sono visti togliere dalle mani in brevissimo tempo una parte importante del proprio giro d'affari, mentre Uber conclamava la proprio ascesa.

L'applicazione è ormai un fenomeno globale e dopo il successo di pubblico ha ottenuto anche il consacramento economico, arrivando ad un giro d'affari e di fatturazione superiore al miliardo di dollari.

Cos'è e come funziona Uber

Uber è un'applicazione per smartphone che permette di cercare l'autovettura di noleggio con conducente più vicina al punto in cui ci si trova e disponibile al servizio; una volta confermata tramite il proprio telefono intelligente, si potrà disporre del mezzo.

Effettuata la chiamata virtuale l'autovettura sarà quindi visualizzabile sul proprio account di Google Maps. Verrà inoltre indicato l'itinerario che il conducente dovrà seguire, ottimizzato per la percorrenza e per il traffico. Una volta terminata la corsa, il pagamento avverrà senza scambio di contanti. Ogni utente iscritto a Uber deve infatti inserire i riferimenti della propria carta di credito, da cui verrà scalato il costo del servizio.

Un fenomeno travolgente

La possibilità di avere un'autovettura con conducente sempre a disposizione sul proprio smartphone è un lusso che ha contagiato un numero sempre più elevato di utenti. Soprattutto se si conta che i prezzi restano quasi competitivi con le tradizionali tariffe dei Taxi (al momento si attestano a circa il 20% in più).

Ma non è finita qui, perché la tecnologia non resta con le mani in mano e ha appena annunciato la versione UberPop, con la quale chiunque può diventare autista. In questo caso le tariffe diventano davvero irraggiungibili: la chiamata costa 2,5 € e la corsa circa cinquanta centesimi al minuto (con un minimo di 5 €).

Resta da comprendere in che modo questi servizi (certamente molto utili per i consumatori finali) possano conciliarsi con le leggi anche molto restrittive che caratterizzano il settore e con le necessità di mantenere in funzione il servizio pubblico dei Taxi.