Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, nonché proprietario di WhatsApp, sta iniziando a muovere le proprie carte per potersi fare spazio anche nel segmento dei dispositivi elettronici indossabili. Le intenzioni sembrano essere serie, tanto per WhatsApp che per Facebook Messenger. Infatti, per quanto riguarda WhatsApp, l'applicazione da poco acquistata per 19 miliardi di dollari, esiste già una versione beta, cioè di prova, che è disponibile al download per poterla installare nei dispositivi indossabili quali smartwatch. I dispositivi compatibili con questa versione di WhatsApp sono tutti quelli che integrano il nuovissimo sistema operativo lanciato direttamente da Google, chiamato Android Wear. Al momento questo sistema operativo è presente in pochi dispositivi, come gli smartwatches Samsung Gear Live e LG G Watch, ma presto ne usciranno a valanga anche di altri marchi, intasando il segmento, proprio come con gli smartphones.

La versione di WhatsApp installata su smartwatch permette già di controllare le notifiche dei messaggi, sia in uscita che in entrata. Sarà possibile anche rispondere ai propri contatti senza prendere in mano lo Smartphone, ma semplicemente usando la funzione di riconoscimento vocale integrato nell'orologio futuristico. Non è invece possibile salvare tutte le notifiche sullo smartwatch e nemmeno visualizzare messaggi più datati, poiché saranno cancellati dopo un certo periodo di tempo per preservare la più contenuta memoria di archiviazione, rispetto ad uno smartphone, dello smartwatch. Queste limitazioni potrebbero presto essere superate, e potrebbero aggiungersi nuove funzioni, perché la versione attuale di WhatsApp Wear è una beta. Tutte queste novità del famoso programma di messaggistica istantanea, e di condivisione files, sono scaricabili presso il sito web ufficiale di WhatsApp.

Viene da pensare che con lo sviluppo degli smartwatch, i produttori cercano di integrare funzioni e applicazioni per poter far sì di prendere in mano il meno possibile lo smartphone. Lo smartphone però, si lascerà battere così tanto facilmente? La risposta, se sarà affermativa, la si potrà riscontrare da un prossimo corposo crollo dei prezzi degli stessi smartphones.