Secondi i recenti dati inviati alla Nasa da parte della sonda Opportunity, un veicolo robot che opera  sul suolo del  pianeta rosso, in passato la superficie di Marte era ricoperta di acqua sufficiente ad ospitare organismi viventi, dei quali comunque non sono ancora state rivelate tracce. 
Edward Weiler, uno degli scienziati della Nasa, ha dato l'annuncio di questa scoperta durante una conferenza stampa che si è tenuta  a Washington.  Marte non è sempre stato un pianeta arido come si presenta adesso ma circa 4,5 miliardi di anni fa ci sarebbe stato addirittura un oceano. La sonda  ha studiato alcune rocce situate in una depressione dell'area denominata Meridiani Planum, nelle vicinanze dell'equatore di Marte. Da queste analisi è emerso che l'acqua che ricopriva la superficie del pianeta era salata. La presenza di un cratere profondo potrebbe far supporre anche l'esistenza di  un mare vasto  all'incirca come il nostro Mediterraneo.
Un altro degli scienziati della Nasa, James Garvin, ha dichiarato che questo  lascia presupporre l'esistenza di vita sul pianeta , anche se le sonde Opportunity e Spirit, l'altra sonda presente sul pianeta, non hanno ancora trovato alcuna traccia di organismi o batteri vissuti in passato sulla superficie marziana. Gli scienziati americani comunque non si arrendono: Ed Weiler il direttore aggiunto della Nasa, è convinto che il pianeta, in passato così intriso d'acqua, abbia sicuramente ospitato organismi viventi e che quindi sia impossibile che  nessuna forma di vita fosse presente.
La presenza dell'acqua è stata rivelata grazie alla scoperta di residui di solfati e minerali. Anche le tracce di ematite, un minerale che si trova sulla Terra e che si forma solo se è presente l'acqua, conferma questa ipotesi. L'acqua esistente sulla superficie potrebbe essersi liberata nello spazio, milioni di anni fa, lasciando il 20 per cento della sua composizione sulle rocce in forma di sali minerali.
Gli scienziati restano in attesa di altri dati e altre scoperte e non abbandonano la speranza di poter trovare tracce primitive di organismi viventi sulla superficie dell'affascinante e fra i più studiati pianeti del nostro sistema solare.