Twitter modifica la sua politica sulla privacy inserendo delle regole per frenare il fenomeno del 'revenge porn' vale a dire la pubblicazione di video e foto espliciti o compromettenti ai danni di una persona che spesso può avere risvolti drammatici. Il popolare social network, nel caso le regole non venissero rispettate, bloccherà automaticamente l'account.
Il fenomeno di porn revenge è molto diffuso, in Italia come in America, e desta molto scalpore soprattutto la diffusione di materiale intimo che ha come scopo colpire e danneggiare un ex.
Di recente, la piattaforma Reddit cui partecipa anche Obama rispondendo agli utenti, ha operato restrizioni in questo senso per fronteggiare questa pratica preoccupante. Anche Twitter quindi contribuisce ad arginare il fenomeno decidendo d'impegnarsi seriamente contro questo problema dilagante.
In una pagina apposita, Twitter elenca tutti quei comportamenti che rientrano nel concetto di abuso all'interno della piattaforma: vieta tassativamente la pubblicazione di "foto o video che riproducono scene d'intimità ottenuti o distribuiti senza il consenso del soggetto" ritratto. Questo divieto di pubblicare foto non autorizzate si aggiunge al precedente divieto già esistente di pubblicare informazioni sensibili e personali come indirizzi, dati relativi a carte di credito o d'identità.
In pratica, non appena Twitter riceverà una segnalazione di abuso, innanzitutto provvederà a verificare se il post viola realmente la sua policy dopodiché, nel caso la violi, censurerà il tweet segnalato e bloccherà l'account di chi l'ha pubblicato.
Per far fronte agli abusi esiste un vero e proprio team di dipendenti impegnato a controllare richieste online 24 ore su 24 ogni giorno: il gruppo di controllo in questione è il Trust and Security team, deciso a tenere alla larga utenti indesiderati.
Da evidenziare il fatto che da febbraio il revenge porn è considerato reato nel Galles e in Inghilterra, punibile con 2 anni di detenzione e stanno considerando l'introduzione di provvedimenti simili anche la Scozia e l'Irlanda del Nord. Il responsabile di un sito americano all'interno del quale utenti anonimi pubblicavano foto di ex per danneggiarle rischia addirittura oltre 20 anni di prigione.
La guerra alla 'vendetta sessuale' è quindi dichiarata dal social network: non sarà possibile pubblicare contenuti personali e soprattutto osé senza il consenso della persona ritratta in foto o ripresa in video e questo vale tanto per star del cinema quanto per ex partner, per vendette personali o per la privacy di personaggi famosi.
Di recente Dick Costolo, il numero uno di Twitter, ha ammesso di non essere in grado di frenare abusi in rete o atti di bullismo. Il fatto che la piattaforma soffra di mancanze nel contrastare gli abusi è stato dimostrato dal caso che ha coinvolto la scrittrice femminista Lindy West: un hacker aveva aperto un falso account a nome del padre di lei (peraltro deceduto) per riempirla di insulti. Senza contare l'attacco a settembre da parte di un hacker: il troll ha craccato le password di star come Jennifer Lawrence, Rihanna, Kim Kardashian e Avril Lavigne per poi diffondere le loro foto private e intime su Twitter e un po' ovunque.