Un tempo chi non poteva permettersi di viaggiare, era solito usare la fantasia per immaginare paesi lontani, paesaggi esotici e culture diverse. I libri alimentavano l'immaginazione descrivendo, minuziosamente, con le parole ciò che i nostri occhi non potevano vedere. Poi è arrivato Google e la sua "pazza idea" di digitalizzare tutte le strade del mondo. Molti pensavano che si sarebbe limitato alle grandi città del mondo fino a quando non abbiamo visto per le strade delle nostre periferie l'inconfondibile auto di Google che girava senza sosta per le strade in cui siamo cresciuti.

Così, giorno dopo giorno, Street View è diventata una realtà e trovarsela strada giusta è diventato un gioco da ragazzi.

In giro per le grotte italiane

Ma Google non smette di stupirci ed ora ci porta alla scoperta di meravigliose caverne sotterranee. L'ultima frontiera italiana per Street View sono le grotte di Frasassi nelle Marche e la grotta del Vento in Toscana, due meravigliose opere d'arte della natura, visitabili virtualmente grazie al "Tripod", uno strumento con fotocamera grandangolare, adatto a riprese effettuate in condizioni di scarsa luminosità. Le grotte marchigiana furono scoperte quarantaquattro anni fa e sono un complesso di caverne che occupano un volume di più di 2 milioni di metri cubi.

Quella toscana, invece, è nota da circa duecento anni ed è inserita tra i migliori itinerari turistici del vecchio continente.

Dalle caverne sotterranee ai borghi antichi

Street View non si limita all'esplorazione di caverne sotterranee, ma raggiunge posti impensabili. E' il caso della frazione Civita di Bagnoregio, un piccolo borgo raggiungibile attraverso un ponte sospeso alto trecento metri.

Il suolo su cui il piccolo borgo (ormai abitato da soltanto dieci abitanti), anno dopo anno, si sgretola e forse un giorno le immagini di Google resteranno l'unica memoria della sua esistenza.

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