Amazon il colosso americano dell’e-commerce ha avviato un’azione legale contro più di 1000 utenti che si sono prestati, sotto forma di compenso, a produrre e pubblicare recensioni falsate su svariati prodotti. Il sito incriminato sarebbe Fiverr che ospita inserzioni, quest’ultimo si è dichiarato assolutamente estraneo al momento e si è riservato di verificare al proprio interno, con l’ausilio del proprio personale, le eventuali recensioni che risulterebbero irregolari e in caso dieliminarle dal proprio portale.

A rischio la fiducia dei clienti Amazon

L’azienda leader mondiale della vendita online di prodotti ha affermato di aver condotto le proprie indagini prima di avviare l’azione legale, anche perché non è assolutamente nuova a questo fenomeno. Ad aprile scorso era già stata protagonista di un simile fenomeno e aveva potenziato e messo in campo molte azioni al fine di controllare quanto più possibile sia le recensioni positive che negative. Molto probabilmente le azioni messe in campo non sono state sufficienti a scoraggiare i mercenari di recensioni, che sotto compenso di circa 5 dollari, avrebbero prodotto recensioni a 5 stelle per determinati prodotti. Amazon ha depositato la denuncia presso una corte di Seattle a tutela propria ma in particolare per non perdere la fiducia e la fidelizzazione dei propri clienti.

Le recensioni acquistate in maniera fraudolenta e ingannevole sono poche, ma potrebbero sempre compromettere la fiducia che produttori, venditori e acquirenti ripongono in Amazon e danneggiare il proprio marchio.

La bufera delle false recensioni è il buco nero dell'e-commerce e non solo per Amazon

La bufera delle false recensioni non ha riguardato solamente Amazon, abbiamo visto in passato in notevole difficoltà anche Trip Advisor aziendaleader nelle recensioni.

Nonostante tutte le polemiche degli ultimi tempi, secondo l'Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, in Italia l'e-commerce cresce del 16% nell'ultimo biennio.