Il riconoscimento è l’International Neural Networks Society Gabor Award, una sorta di Oscar per l’Internet delle cose, l’intelligenza computazionale al servizio di oggetti ed infrastrutture. A riceverlo è stato per la prima volta un gruppo di lavoro italiano guidato dal professore di Informatica Cesare Alippi del Politecnico di Milano (Polimi). La motivazione di tale riconoscimento sono stati gli eccezionali risultati ottenuti nel campo della ricerca per l’intelligenza artificiale e le relative applicazioni in svariati ambiti delle attività umane.

In altre parole gli studi del Prof. Alippi sono finalizzati a dare una intelligenza autonoma agli oggetti, in modo che possano ottimizzare la loro funzione e dialogare con altri dispositivi, anche essi smart, per affinare sistemi e processi. Il tutto sia a livello industriale ed infrastrutturale che in ambiente domestico.La premiazione avverrà al “World Congress on Computational Intelligence”, ovvero il più importante congresso per l’intelligenza artificiale, che si terrà a Vancouver (Canada) a luglio.

Alippi: “Un lavoro lungo 25 anni. Per dotare le macchine di intelligenza mi sono ispirato ai neuroni umani”

Il professore di Informatica ha dichiarato che vorrebbe fornire agli oggetti lo stesso meccanismo di ragionamento dell’uomo.

Il tutto tramite l’Internet of things: ovvero un sistema di oggetti intelligenti e connessi tra di loro. “Ho studiato le funzioni cognitive umane e la loro portabilità sui sistemi elettronici ed informatici”, ha dichiarato Alippi. “Ci troviamo di fronte ad una evoluzione tecnologica senza precedenti. Sono onorato di aver ricevuto il premio INNSG per gli studi sulle reti neurali artificiali.

Lavoreremo per far sì che gli oggetti siano capaci di risolvere autonomamente un difetto prima che tutto il sistema risenta delle conseguenze”, ha precisato lo scienziato del Politecnico di Milano.

Stiamo parlando di oggetti intelligenti e connessi, ovvero dell’Internet of things (detta anche IoT). Ma che cosa è l’Internet delle cose?

Quando si parla di Internet delle cose si intendono oggetti connessi ed intelligenticapaci di dialogare tra loro scambiandosi dati ed elaborandone di altri in base alle informazioni raccolte. Gli oggetti smart possono essere dotati di sensori e memoria interna. Possono rientrare in questa categoria dispositivi di ogni tipi, funzione o grandezza. In altre parole smartphone, vestiario, wearable, automobili, termostati, macchinari domestici; ed anche intere infrastrutture e sistemi di produzione industriale.

Secondo l’agenzia Gartner lo sviluppo del settore IoT è in costante crescita

Nel corso nel 2016, nel mondo, ci saranno ben 1,6 miliardi di oggetti connessi (+35% rispetto al passato 2015). I settori che utilizzeranno l'intelligenza artificialee glioggetti intelligenti e dialoganti saranno quello commerciale, quello dei trasporti, quello domestico. Inoltre secondo Gartner le zone industriali e commerciali, gli uffici, i porti e gli aeroporti potranno ottimizzare del 30% il loro fabbisogno energetico, nonché la gestione degli spazio e la manutenzione.