Netflix è il famoso servizio distreaming online che permette la visione di film e serie TV, al costo di circa 10 euro mensili. Nel lontano 2008 è nata questa piattaforma che rivoluzionò totalmente il modo di visionare contenuti multimediali. Sempre nel 2008, si è verificato un problema aidatabase di Netflix, che impedì all'azienda di spedire i DVD agli utenti (si parla della versione americana del servizio).
Per questo, Netflix decise di trasferire i propri data center su cloud, molto più sicuri ed affidabili. La scelta del cloud è stata affidata ad Amazon.
Amazon, infatti, gestisce il cosiddetto Amazon Web Services, un servizio di cloud online che garantisce ottime performance è numerose funzionalità, oltre che ad uno spazio di archiviazione pressoché illimitato.
Netflix ha sfruttato l'occasione per migrare i propri server nel nuovo servizio. Ciò ha permesso a Netflix non solo di disporre di una mole maggiore di dati, ma anche di poter effettuare backup di emergenza in caso di problemi gravi. In data odierna, Netflix ha confermato che il processo è stato ultimato, per cui ogni singolo server, dalla fatturazione al servizio clienti, è stato migrato sul servizio cloud Amazon Web Services.
Il servizio Amazon Web Services permette di gestire fino ad 1 petabyte di dati (ovvero 1000TB di spazio).
Soprattutto per chi gestisce server molto grandi questo è un dato da non sottovalutare. Infatti, un server contiene numerosi dati, come link, immagini, file di download o intere pagine web (basti pensare a servizi come Wordpress). Questa è stata un'ottima opportunità per Netflix. Oltre ad avere a disposizione più server virtuali, che fungeranno da backup in caso di malfunzionamento, la nuova tecnologia permette una configurazione ascalatura orizzontale, come accennato dalla stessa Netflix.
In questo modo, ogni servizio può funzionare correttamente e con maggior sicurezza. Per quanto riguarda l'esperienza video, la più importante, Netflix si basa su Netflix Open Connect, una tecnologia proprietaria che promette di ridurre i tempi di buffering e di caricamento dei video. Con la migrazione su Amazon Web Services, si è arrivati ad un uptime del 99,9%, riducendo drasticamente le interruzioni e migliorando l'esperienza degli utenti.