Le invasione digitali avevano appena abbandonato la Bibliomedateca del Museo del Cinema, che le aveva ospitate per progetto. Ora è arrivata izi.Travel. The storytelling platform, che gratuitamente consente visite personalizzate. In questo caso proprio approfondite: la meta sono i set di Torino. Basta uno smartphone (attenti al virus)e si possono scoprire ex novo o riportare in mente i luoghi del tanto desiderato The Italian Job, un inseguimento tra mini cooper e polizia, tra la Gran Madre e piazza Vittorio del 1969. Poi fatto e rifatto da tanti hard boiled.

Dai torinesi, malauguratamente, rivisto del vivo solo 2 anni fa: una vera e propria sparatoria tra polizia e malviventi.

Ha spiegato Ginevra Niccolucci di izi Trevel Italia, (un'iniziativa analoga, in realtà, è stata fatta anche a Roma): Torinocon il museo della Mole Antonelliana sono ritenuti pionieri della digitalizzazzione. Così si potrà dare già un'occhiata online, scaricarsi i contenuti a casa per poi venirci di persona. E' sempre piacevole vedere in un film i luoghi familiari, ma ancora più appassionante è indagarli. Scoprire, per esempio, che Woody Allen ha scelto come location di Hanna e le sue sorelle non la Metropolitan Opera, ma il Teatro Regio.

Da Tomasi di Lampedusa alla Film Commission

Anche Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha ambientato la sua novella Lighea in piazza Carlo Felice, davanti a Porta Nuova, così comeCarlo Verdone per I due carabinieri. Con le debite proporzioni sia novella che film sono ironici e divertenti.Applicazione turistica e democratica, dunque, che giunge in tempo per il Salone del libro di Torino in un momento in cui lo storytellig in Italia si rivela un tipo di letteratura vincente.

Se il turista provvede per tempo, elimina i costi del roaming. I dati sono sia in in inglese che in italiano, con foto e spezzoni di film che hanno fatto la storia cinematografica da Mimi Mettallugico ad A che punto è la notte, da Il Divo, precedente aLa Grande Bellezza di Sorrentino a Il sospetto con una suora che presume che l'altro personaggio, un prete, sia un pedofilo, sempre girati nel centro cittadino.24 i film in tutto, selezionati dall'associazione Museo Nazionale del cinema, presieduta da Vittorio Sclaverani che ha lavorato a Movie on the road dal 2013 per valorizzare il patrimonio cinematografico piemontese.

Amnc e izi Travel si sono trovait qunidi a collaborare con il progetto Digital Museum, dove free wi.fi e QR code consentono l'accesso a contenuti multimedia con didascalie digitali, audio descrizioni, video in Lis e Qr code.La nuova appllicazione per smartphone utilizza Ios, Android e Windowsphone. E se si vogliono vedere con i propri occhi pietre miliari della celluloide, ascoltando la storia giusta al momento giusto si può usare il Gps di izi Travel.

Tutti i tour sono disponibili gratuitamente su Appstore e Google Play Store (attenti al virus).Così si tenta di convincere anche i più snob che non si rassegnano al passaggio dalla celluloide al web e ora ai social. Questo è un lavoro che ha alle spalle la consultazione delle 95mila fotografie e dei 37mila film della videoteca.

Ritorna il troppo a lungo dimenticato Guerra e Pace con Henry Fonda alla Palazzina di Caccia di Stupinigi e le altre battaglie nel chierese, nel Canavese e nel Monferrato. O la riscoperta torinese dell'attore Claudio Bisio, sempre più spesso in città, con in app con Benvenuto Presidente! Un' ultima curiosità: I vestiti nuovi dell'Imperatore non sono stati girati al Louvre, ma al castello del Valentino. Merito della Film Commission.