I robot ci toglieranno il lavoro? Nascerà un luddismo 2.0? Domande lecite che occorre porsi per un futuro non troppo lontano, visto che stiamo assistendo sempre più al lancio di robot in grado di sostituire gli esseri umani in più mansioni. Poi, se ci renderanno schiavi come paventa qualche film fantascientifico, è un altro discorso. A Pisa è stato ideato il primo portiere robot da condominio. Ad idearlo sono stati i ricercatori della Scuola Superiore di Sant’Anna, nella fattispecie, il gruppo di lavoro Co-Robotics. Cerchiamo di capirne di più.
Il primo robot capace di fare il portiere di condominio
Stanchi del vostro portiere di condominio, troppo pettegolo, scansafatiche, eccessivamente invadente? Che mette il becco nella posta che vi arriva? Un robot potrebbe finalmente salvarvi. Ed è tutto italiano, ideato come detto, a Pisa. I ricercatori che lo hanno sviluppato assicurano che sia un gran lavoratore e di certo poco dedito ai pettegolezzi. Come spiega il ricercatore Filippo Cavallo, co-fondatore della Co-Robotics, il gruppo di ricerca spera ora di lanciarlo su scala industriale nel giro di due anni. Dunque, dovete stringere ancora un po’ i denti. È il frutto del progetto Robot Era, del valore complessivo di 8,7 milioni di euro. Ha un busto che può essere modificato in base ai compiti che deve svolgere e obbedire ai comandi vocali.
Ma c'è anche il robot-colf
Lo stesso gruppo di ricercatori pisani ha anche ideato un robot domestico delle stesse fattezze del robot di condominio. Ma con altri compiti. Qui non siamo al primo caso del genere, ma questo robot ha, in più del primo, un braccio e una mano con tre dita per afferrare e porgere oggetti. Inoltre, dispone di un maniglione per aiutare a camminare chi non riesce a farlo da solo.
Si pensi ad anziani o persone momentaneamente infortunate. Entrambi di plastica, il loro costo si dovrebbe aggirare fra i 5.000 e i 20.000 euro cadauno, a seconda della complessità del modello. Non una cifra esosa, se si considera cosa sono capaci di fare.