A quanto pare, Google non vuole restare a guardare il mondo delle chat e di messaggistica che si evolve costantemente, in gran partedominato da Mark Zuckerberg, proprietario di Facebook, WhatsApp (acquistato nel 2014 per 19 miliardi di dollari) e Messenger, che totalizzano oltre 2 miliardi di utenti attivi. A seguire ci sono: WeChat, Line, snapchat e Telegram.
Da oggi Google, anche se in ritardo, introduce allo, che porta una serie di novità nel mondo della messaggistica. L'intelligenza artificiale ci assisterà durante una conversazione, nel caso in cui ne avessimo bisogno.
Disponibile per iPhone e Android,per ora sarà solo in inglese anche se, a breve, arriverà anche in altre lingue, compreso l'italiano.
Allo permette di scambiare messaggi, foto, video, messaggi vocali e adesivi in una nuova veste. Inoltre basta iniziare con @google una domanda, e l'assistente interviene nel nostro dialogo, che sia singolo o in un gruppo. Si potrà chiedere quindi consiglio per un ristorante, un albergo, per gli orari di treni e quant'altro ancora possa interessarci. La ricerca avverrà, naturalmente, all'interno di Google, che cercherà di mettere insieme più dati possibili in base alla domanda, per poter soddisfare al meglio le nostre richieste.
Naturalmente, diventerà più difficile e complesso ricevere una risposta adeguata, quando le domande saranno più articolate: si presuppone che in questo caso Allo possa mostrare dei limiti, naturalmente migliorabili con l'utilizzo delle segnalazioni che saranno a disposizione degli utenti, e dei continui test che l'azienda sottoporrà alla chat.
Dunque Google, dopo aver lanciato Duoper le video chiamate, non vuole restare fuori dall'immenso mercato della messaggistica-che permette di raccogliere miliardi di dati e di dollari - e vuole spingere sull'acceleratore per cercare di entrarvi a pieno titolo, con l'introduzione di questa novità che dovrebbe essere accattivante per la clientela.
Non ci resta che aspettarel'arrivo della nostra lingua su Allo, per poter testare con mano la praticità e l'affidabilità di questa nuova esperienza virtuale.