Sono giorni, settimane buie per Twitter. La piattaforma di social microblogging "sempre sul pezzo" sta attraversando il periodo più duro dalla sua nascita. Nell'organizzazione interna, oggi, pare regnare il caos. Una crisi di identità, e di conseguenza una situazione di stasi che, quando si parla di Tecnologia, è sempre preoccupante.

Tweet di risposta del CEO Jack Dorsey

Ma che senso ha, oggi, perdere tempo in interviste e fare costosi focus group quando si hanno una decina di migliaia, o più, di follower (reali)? Brian Chesky, CEO di Airbnb, dopo Natale aveva chiesto via Twitter che cosa Airbnb potrebbe fare nel corso del 2017 per migliorare i propri servizi.

Sulla stessa scia, il Twitter CEO Jack Dorsey un paio di giorni fa ha chiesto dal suo profilo, agli utenti, dei feedback ed è riuscito a raccogliere diversi pareri. Una delle risposte più accurate è senz'altro quella di Anil Dash, noto tech guru che ha fatto parte di progetti come TypePad, Vox, e ThinkUp. Secondo quest'ultimo servirebbero più features offerte nel minor tempo possibile e con costanza, migliore possibilità di analisi, il fixing degli abusi e l'offerta di nuovi tool per utenti specifici. Il fatto è che sebbene non ci sia una grossa percezione negativa per quanto riguarda Twitter su questo piano, la situazione è diversa per Facebook e Instagram che appaiono stabilmente al lavoro su piccole e nuove caratteristiche ogni settimana.

Mentre, secondo Fortune, Twitter pare aver appena licenziato il 9% della forza lavoro, circa 350 posizioni, per sostenere la competizione. Scelta imposta?

Non solo: il titolo in borsa, come afferma Trip Chowdhry, analista molto quotato in Silicon Valley, "non vale neppure 10 dollari, è finito". Nel 2016, un nulla di fatto con la Disney, un pugno di top manager che hanno preferito andarsene e un advertising che ha continuato a non dare risultati.

Almeno quella di oggi ossia l'ascolto dell'azienda a un dibattito pubblico online si è rivelata la mossa genuina più sensata da fare ed è stata apprezzata, ora però è tutto da (ri)vedere. Nel frattempo, l'edit-button, la tanto discussa opzione di modifica del post che permetterà un sensibile miglioramento nell'esperienza d'uso dell'utente, è stata ufficializzata e arriverà a breve, mentre i video 360° sono "già" da qualche giorno realizzabili dalla piattaforma e da Periscope.

È assurdo ribadirlo, ma Twitter è uno strumento che ha cambiato il mondo dello spettacolo e della politica. A nessuno viene in mente il nuovo Presidente USA che ci è tanto affezionato? Twitter si deve rinnovare, le dovrà provare tutte, perché ne abbiamo ancora bisogno. O forse no?