Al CES 2017, fiera tecnologica di Las Vegas che quest’anno festeggia il 50° anniversario, c’è un grande escluso. Eppure è lo stesso posto dove i maggiori produttori di TV lo presentavano circa tre anni fa con la definizione di 'prodotto del futuro'. Ora quel futuro non c’è più. Si tratta del televisore 3D. Samsung l’anno scorso aveva iniziato a escludere la “funzione 3D” nei top di gamma, ma è solo di pochi giorni fa, proprio con l’inizio della grande fiera, la notizia che Sony e LG l’hanno a loro volta eliminata dai top di gamma e dai fascia medio-bassa di annata 2017.
I numeri raccolti dagli analisti di mercato di Npd Group parlano chiaro: le vendite di schermi dotati di supporto 3D negli USA sono scese dal 23% del 2012 al solo 16 del 2015, per poi perdere un altro 8% lo scorso anno quando Samsung aveva appena reso pubblico il suo addio.
La prima grande industria ad abbandonare il 3D è stata Vizio, una delle più rinomate aziende di elettronica di consumo americana, ma chi l’avrebbe detto che di lì a poco più di un anno tutti i grandi avrebbero scelto di non rallentare drasticamente la produzione del supporto?
Infatti, non si è ancora arrivati allo stop definitivo della produzione, ma questi fatti palesano quanto i modelli 3D stiano scomparendo in maniera progressiva dalle produzioni mondiali.
Il 3D ha fallito. Neanche i fantomatici sequel di Avatar potranno riportarlo in vita, sempre che escano. L'elevato costo di produzione e la mancata lunga scia di contenuti ad hoc che avrebbe dovuto seguire la piattaforma ne hanno favorito l'abbandono. Il problema potrebbe anche essere legato agli occhiali(ni)? Se i contenuti fossero stati numerosi e di qualità e magari gli occhiali 3D avessero avuto un prezzo più accessibile, forse, non staremo qui a scrivere la parola 'morte'.
Diversamente dagli early adopters degli HD-DVD, che però si sono visti bruciare via la possibilità di visionare i loro film, chiunque abbia comprato film in 3D non subirà lo stesso effetto. In fondo, avranno ancora una videoteca perfettamente funzionale di film Blu-ray. Non sono mai stati venduti film esclusivamente in 3D, oltre al fatto che nella maggioranza dei casi l’edizione che si compra contiene anche la visione in 2D dello stesso lungometraggio.
Nessun utente dovrà rinunciare a una parte della propria videoteca quando la propria TV 3D vedrà l'ultimo tramonto. Al massimo, ciò avverrà con l'eventuale morte del Blu-ray, che si confida essere fra decenni e decenni (vedi longevità DVD).
In queste ore intanto prosegue una petizione su Change.org “LG - Please revive 3D on a 2018 OLED TV model” che ha raccolto circa 9,000 firme e che rappresenta la risposta del pubblico all’ultima affermazione da parte di LG: “3D non è stata rimosso per scelte ingegneristiche, ma perché non era più un grande ‘selling point’”, che in parole povere significa: la tv 3D non viene acquistata.
Quindi, dovremmo iniziare a preoccuparci anche per il VR? Mentre il Bluray 3D è un’esperienza immersiva passiva, il VR è attiva e crea un effetto di realismo molto più intenso, ragione per la quale ne vede l’adozione da parte delle più grandi case editrici di videogiochi.
Come sempre, sarà il contenuto a doversi mostrare all’altezza delle aspettative. Ora come ora però l’interesse è alle stelle e si possono fare sonni tranquilli. Nel frattempo, per la TV, un nuovo supporto ottico si sta facendo strada: il Blu-ray Ultra HD, che già dalla nascita ha preso le distanze dal 3D, e che dalla sua ha l’assenza del codice regione e una profondità di colore sbalorditiva. Chissà se davvero decollerà e per quanto ancora ne parleremo.