Whatsapp, il servizio di messaggistica istantanea più diffuso al mondo, ieri 22 febbraio ha reso disponibile un nuovo aggiornamento per tutti i suoi utenti. La novità più importante di quest'ultimo aggiornamento è l'introduzione di una nuova funzione: Status. Questa funzione permetterà a tutti coloro che utilizzano WhatsApp di condividere con gli altri utenti oltre a foto e gif anche dei video, o per meglio dire le famose "story" già note a tutti perchè molto diffuse sul social Instagram.

Una nuova Tab per interagire con amici e conoscenti

WhatsApp attualmente è utilizzato da più di 1,2 miliardi di persone, e da ieri tutti questi utenti troveranno accanto alle ormai note Tab: chiamate, chat, contatti, anche una tab denominata "Status".

Quest'ultima funzione è molto simile alle "Stories" di Snapchat, lanciate 3 anni fa, in quanto oltre a gif e video consente anche di inserire delle "emoji" nei propri video per renderli più divertenti e accattivanti.

Un aggiornamento che lascia, però, qualche dubbio

Nonostante il nuovo aggiornamento abbia riscosso molti pareri favorevoli, c'è anche chi non ha preso di buon grado questa novità e anzi storce il naso provando a guardare al futuro. Il sentore infatti è che con l'introduzione di questa nuova funzione si voglia introdurre, anche sul servizio di messaggistica istantanea più famoso al mondo, il business delle inserzioni pubblicitarie. Questa funzione potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui gli utenti utilizzano l'app, infatti non si tratterà più di digitare e leggere messaggi ma WhatsApp diventerà una vera e propria "scrool" sulla falsa riga di Facebook e Twitter.

Non c'è, del resto, da meravigliarsi se anche WhatsApp abbia deciso di aprire le porte alla pubblicità. I numeri diffusi dal Sonar Report 2016 parlano chiaro: i consumatori spendono oggi oltre un terzo del loro tempo per guardare video e inserzioni pubblicate da altri utenti. Anche WhatsApp, dunque, molto presto darà spazio alle campagne pubblicitarie di note aziende, e questo nonostante i fondatori dell' app si siano sempre dichiarati contrari all'introduzione delle pubblicità tra i servizi offerti dalle app di messaggistica istantanea.