Vi ricordate il vecchio giochino che da bambini tutti abbiamo fatto e che comportava il non rispondere nè "si" e nè "no" alle domande che ci poneva il nostro compagno di giochi, pena avere perso e dover pagare pegno? Ecco: in Italia sta succedendo qualcosa di simile sulla falsa riga di quel gioco, a cui gli operatori dei Call Center devono essere stati istruiti ed a cui qualche genio del marketing deve essersi ispirato. Intanto bisogna imparare a saper riconoscere i chiamanti, sia sulla linea fissa che sui cellulari; cosa prima molto più facile dato che le chiamate dai Call Center generalmente arrivavano sui telefonini come "numero privato".

I numeri dei Call Center

Ma dato che ai numeri privati non rispondeva più nessuno, ecco la prima novità. I Call Center da un po' di tempo a questa parte chiamano con prefissi italiani: 06 e 02 principalmente, ma di recente anche 081. Se proprio non avete nessun legame con queste tre città - Milano, Roma e Napoli - potete evitare direttamente di accettare la chiamata. Ma se rispondete fate molta attenzione a ciò che rispondete alle domande dell'operatore di turno. Un "Si" ad una banale domanda come ad esempio la richiesta di conferma delle vostre generalità o la conferma del fatto che siete gli intestatari della linea telefonica, potrebbe infatti comportare da parte vostra la stipula inconsapevole di un contratto con qualche azienda per l'erogazione di qualche servizio che invece non vi interessava affatto acquistare.

Alcuni italiani testimoniano del fatto di essersi trovati con contratti di utenze cambiati senza mai averne fatto richiesta alle rispettive aziende, e parrebbe che questi cambiamenti siano avvenuti a seguito di una chiamata da parte del Call Center di turno: questo capiterebbe principalmente per le forniture di gas ed energia elettrica, ma anche per gli operatori di telefonia mobile e fissa.

Gli stessi testimoni dicono però di non avere mai stipulato nessun contratto, nè de visu nè telefonicamente.

Mai rispondere sì

Come può succedere allora tutto ciò? Questi utenti sono caduti nella trappola del "si" ad una semplice domanda. Da quel momento in poi, pare che quel "si" venga elaborato e rimontato abilmente nell'ambito di un discorso, in modo tale da non rispondere più alla conferma delle generalità, motivo per cui lo avevate pronunciato, ma al consenso di cambio del fornitore di servizi di turno, o addirittura a domande che non sarebbero mai effettivamente state poste all'utente e che verrebbero infilate nel discorso successivamente e ad arte.

Potrebbe capitarvi di voler chiedere il file audio della vostra "intervista" per avere contezza del vostro consenso: tempo perso.

Vi sarà inviato un file praticamente incomprensibile che non dimostrerà niente. Naturalmente si tratta di una truffa, ma tentare di difendersi è non soltanto legittimo ma doveroso. Ed ecco quindi che torniamo al giochino dell'infanzia: mai rispondere "si" a chi vi pone domande dall'altro capo del telefono; pena il cambio di operatore telefonico, o di fornitore di gas ed energia elettrica. Ma come rispondere in modo da non incappare nella truffa? Con altre frasi che non contengano il "si": ad esempio " sono io" per confermare le proprie generalità, o " dica pure" se vi viene chiesto di potervi descrivere un'offerta, o ancora "ho già un contratto con" se vi viene chiesto se siete intestatari di qualche utenza domestica. Nel caso, più semplice, in cui non vi dovesse interessare nè ascoltare nè acquistare servizi, potrete invece rispondere semplicemente di "no".