"Ogni realtà è un inganno" direbbe Luigi Pirandello. La storia è maestra di vita e l'uomo non poteva snaturarsi e anche nel creare un chatterbot ci ha messo un'ombra come direbbe C. G. Jung. Infatti questo agente artificiale, oltre a essere un software progettato per riprodurre una conversazione intelligente sia vocale che testuale, quindi usato in particolarmente per chattare, è in grado anche di dire bugie. E' proprio Facebook che ha dichiarato come dietro le quinte c'è un team di esperti che insegna alle macchine a negoziare, mentire e ad assomigliare esattamente all'uomo.

Chatbot: intelligenza artificiale che mente come l'uomo

I social network, i siti e-commerce, i quotidiani online sono pieni di chatbot. Per esempio Facebook ha appena messo sul mercato “M”, l’assistente virtuale di Messenger. Potremmo comunque citare anche Google, Amazon e tanti altri. L’utilizzo di questo nuovo assistente digitale dotato di intelligenza artificiale rende molto, ma molto di più, delle classiche e-mail spam e messaggi pre-confezionati e tutto ciò che si utilizzava a iosa fino a poco tempo fa per pubblicizzare, attrarre i consumatori e quindi fare web marketing.

Un chatbot è in grado di intraprendere negoziati con attività di comunicazione molto articolate. Tutto ciò è possibile e richiede una elevata abilità nel anticipare mosse e affermazioni all’interno della conversazione virtuale.

I professionisti che lavorano sugli algoritmi che programmano i software, hanno programmato questi assistenti anche a mentire. I chatbot, nel simulare test di allenamento con gli esseri umani, hanno sviluppato una tale abilità nella conversazione da lasciare stupiti gli stessi progettisti, questo è quanto affermato da Facebook e dal team di ricerca sull'intelligenza artificiale (Fair).

L'uomo desocializzato e derealizzato

L'uomo sprofonda sempre di più verso l'individualismo, l'isolamento, finte relazioni virtuali e insoddisfazione. Il mondo virtuale porta sempre di più l'essere umano verso la desocializzazione e la derealizzazione. Tutti sentono il bisogno di andare veloce, non si accontentano di nulla, vogliono sempre di più per nutrire ego e narcisismo.

Durante la corsa di una vita fatta di ansie, si rifugiano sempre più in mondo inesistente fatto di "giochi" creati dalle macchine al solo scopo di apparire. Dicono che i chatbot saranno il futuro e quindi quello che ci aspetta sarà un interminabile dialogo con una macchina creata dall'uomo stesso. Chissà se un chatbot un giorno sarà in grado di tenere una seduta di psicoterapia...