In un mondo ormai dominato dalle strutture dei social network, dove ognuno di noi avverte il bisogno costante di condividere ogni singolo momento della sua vita con i propri cari o semplicemente i propri follower, possedere una connessione internet è diventato vitale. Ciononostante, ancora oggi non tutti i possessori di Smartphone decidono di sottoscrivere un abbonamento mensile per avere del traffico internet mobile (in 3G o 4G); per ragioni economiche, di principio o personali ancora diversi utenti preferiscono connettersi quando possibile, da casa tramite Wi-Fi o tramite i cosiddetti hotspot.

#Mark Zuckerberg, CEO e inventore di #Facebook, ha colto immediatamente questa come una possibilità per arricchire la propria creatura, a dimostrazione della volontà dell'azienda di promuovere un mondo sempre più libero in senso di connettività, nonostante le recenti regole sulla censura.

Hotspot: cosa sono?

Non occorre stupirsi se in Italia il concetto di hotspot sia poco conosciuto o poco chiaro: siamo uno dei Paesi europei meno avanzati sul piano dell'accessibilità internet.In pochissime parole, i punti di accesso hotspot (dall'inglese "punto caldo") sono delle postazioni di accesso internet gratuite. Tali postazioni sono generalmente subordinate a un'iscrizione presso un portale (ad esempio di un certo commerciale o di un fast food) utilizzando il proprio numero di cellulare per ricevere le credenziali d'accesso.

Un'iniziativa, quella dell'hotspot, tesa ad eliminare o indebolire il cosiddetto digital divide (ovvero il forte divario di disponibilità tecnologiche a seconda delle fasce di reddito). Grazie a tali punti d'accesso, in pratica, chiunque tramite il proprio #smartphone può collegarsi ad internet senza dover spendere un centesimo.

In cosa consiste l'aggiornamento?

Partendo da questa base di partenza, Mark Zuckerberg e il suo entourage hanno sin dall'anno scorso colto le potenzialità di un internet libero: da sempre visionario, l'imprenditore ha visto davanti a sé un mondo sempre più connesso, con le possibilità di sfruttare ogni volta che si possa la connessione wireless libera più vicina, finalmente sgombri dagli abbonamenti dei gestori telefonici.

Che Zuckerberg veda internet come una sorta di diritto umano inviolabile e inalienabile lo si poteva già cogliere dai progetti Aquila e internet.org, tesi ad ampliare le possibilità di connessione per i paesi con maggiore arretratezza tecologica.La funzionalità trova wi-fi è in realtà presente su Facebook da circa un anno, ma solo da poche ore ha avuto inizio l'aggiornamento ufficiale su tutte le piattaforme.

Come funziona l'aggiornamento

Il meccanismo della nuova funzione è in verità molto semplice e intuitivo e si basa su una semplice combinazione di GPS e ricerca Wi-fi: il social si limita a ricercare tramite il GPS le postazioni e indicando dove occorra andare per trovarle. In questo senso ovviamente è necessaria la collaborazione dei vari titolari dei punti hotspot, i quali devono segnalare la presenza del punto a Facebook cosicché possa indicarlo all'interno del GPS.In Italia tale aggiornamento potrebbe sembrare marginale (per la scarsa presenza di punti d'accesso) ma in Belgio o nei Paesi Bassi, ad esempio, dove la presenza di hotspot è molto alta, una tale funzione potrebbe persino spingere alcuni utenti a liberarsi della propria fornitura 3G. Non resta che sperare che anche in Italia ci sia l'avvento di qualcosa di simile.