Telecamere di videosorveglianza installate su strade e autostrade, sistemi per il controllo delle infrazioni al Codice della Strada come autovelox, Infrared, Tutor, monitoraggio degli ingressi e delle uscite ai caselli autostradali e telepass. Chi si mette al volante è sempre più controllato da telecamere e sistemi di monitoraggio, ma dal 2019 potrebbe essere introdotto una nuova tecnologia, chiamata "sistema di trasporto C-Its", che consentirà un monitoraggio degli automobilisti ancora più accurato. Vediamo di cosa si tratta.
Arriva il controllo globale
Chi si metterà alla guida sarà controllato nel minimo dettaglio. A sdoganare questa nuova tecnologia per monitorare in modo estremamente dettagliato gli utenti della strada è stata la Commissione Ue, con un sistema che sarà introdotto nel 2019 che prevede che le automobili circolanti nell'Ue possano comunicare tra di loro e con le infrastrutture di trasporto, scambiandosi informazioni. Una tecnologia che ha fatto immediatamente insorgere le autorità europee deputate alla protezione della privacy, che si sono immediatamente mosse per frenare il progetto.
I dubbi degli organismi garanti della privacy
Secondo i garanti per la protezione dei dati personali dei paesi dell'Unione Europea, che hanno espresso un parere univoco per bocca del nostro Garante della privacy, scelto come relatore, questo sistema rischia di mettere in imbarazzo gli automobilisti, che sarebbero sottoposti ad una sorveglianza continua.
I garanti hanno chiesto che sia offerta agli automobilisti la possibilità di disattivare il sistema. Non è dato sapere tuttavia se il loro parere sarà preso in considerazione.
L'obiettivo della Commissione Europea
La Commissione Ue vuole implementare il sistema di controllo C-Its in primis per aumentare la sicurezza stradale, ma anche per migliorare l'efficienza del traffico e aiutare gli automobilisti a regolarsi in base alle condizioni in cui si trovano a viaggiare, come la presenza di ingorghi, lavori sulla carreggiata, eventuali incidenti stradali ed eventi meteo avversi.
I garanti della privacy dei paesi Ue pur ammettendo che si tratta dal punto di vista funzionale di un progetto valido hanno evidenziato come questo sia basato sulla raccolta e l'utilizzo di numerosi dati personali, dal tracciamento della posizione allo stile di guida, sottolineando come sia necessaria una regolamentazione che eviti eventuali usi impropri della tecnologia.