Microsoft pensa di sfruttare il momento propizio per la Mixed Reality con un’estensione della vendita di HoloLens a 29 nuovi Paesi europei. Il visore per la realtà aumentata era già approdato in Europa, ma soltanto dal 1 dicembre potrà essere acquistato anche in Italia: la notizia arriva direttamente da Londra dove la società di Redmond ha appena concluso il Future Decoded 2017. Il kit – rivolto agli sviluppatori – è proposto a $5,000 e sarà rimpiazzato nel 2019 da un nuovo modello ancora più sofisticato. L’occasione servirà sia ad ampliare il mercato del dispositivo, sia ad attrarre altri partner attorno alle soluzioni dedicate a Windows 10.

A differenza di Kinect, che Microsoft ha smesso di produrre, HoloLens non è un device orientato a Xbox. La scommessa è quella di rendere smart il lavoro manuale: il visore ambisce a inserirsi in quella che è definita come Industria 4.0 per assistere i professionisti nelle operazioni quotidiane. Ford, ThyssenKrupp e Stryker hanno già accettato la sfida. Dai meeting in Mixed Reality su Skype all’assistenza remota, passando per il supporto alla realtà aumentata 3D nei cantieri, Microsoft intende arricchire la propria offerta dedicata alle imprese.

Microsoft Mixed Reality fra Windows, Xbox e HoloLens

Col Fall Creators Update di Windows 10, Microsoft ha introdotto il concetto di Mixed Reality che passa attraverso dispositivi come HoloLens per la realtà aumentata e altri – finora realizzati soltanto dai partner sulla falsariga di Oculus Rift – per la realtà virtuale.

Archiviato il Kinect, al momento non esiste alcuna soluzione orientata a Xbox: come se Redmond volesse mettere in secondo piano il gaming. Oltre all’edilizia e all’artigianato in generale, il visore è adatto all’impiego in sala operatoria o comunque nel settore medico.

Non è chiaro, a pochi giorni dall’uscita di Xbox One X, se Microsoft vorrà estendere le funzionalità di HoloLens alla console o meno: il prossimo modello, atteso non prima del 2019, potrebbe sciogliere il dubbio.

L’imminente disponibilità del visore in Italia è soprattutto un’opportunità per le startup impegnate sul fronte della realtà aumentata in prospettiva industriale. Il prezzo decisamente sostenuto del dispositivo lo rende pressoché inaccessibile ai privati, che possono comunque optare per le soluzioni più abbordabili di partner come Samsung, Acer, Dell, HP e Lenovo.