Da tempo Whatsapp è diventata l'app di messaggistica più utilizzata per comunicare. I normali messaggi sono diventati ormai obsoleti di fronte all'applicazione che permette di scambiare immagini e molto altro ancora con altri utenti. Il consumatore che usa WhatsApp non paga nessun costo per usufruire di tutti i benefici che l'app offre e ciò ha fatto si che l'azienda diventasse una leader in questo settore.
Paura per la privacy dei consumatori
Da sempre gli utenti temono per la loro privacy quando scaricano un'app e forniscono dei dati personali.
Con WhatsApp il rischio è quello di poter essere spiati o addirittura aggirati da malintenzionati che riescono con pochi gesti a introdursi nei dati personali di altri utenti. Diverse sono le app che ci permettono di richiedere un'ulteriore password per accedere all'applicazione anche se il cellulare è sbloccato e questo è già un modo per salvaguardare la nostra privacy.
Bisogna però stare attenti a quelle truffe che all'apparenza potrebbero sembrarci veritiere ma in realtà non lo sono. Gli inganni arrivano soprattutto dalle numerose catene che nel corso delle settimane vengono inviate. Molte sono innocue, ma altre sono create con lo scopo di aggirare i possessori di WhatsApp.
Ecco come difendersi
Potrebbe capitare di ricevere su WhatsApp alcuni messaggi che parlano di omaggi in denaro oppure di multe non pagate. Solitamente il messaggio incriminato viene accompagnato da un link, in cui si chiede al possessore di WhatsApp di inserire i propri dati personali per effettuare l'accredito dei soldi o pagare le presunte multe insolute.
I meno astuti potrebbero cliccare sul link e ritrovarsi a dare delle informazioni personali e molto intime a dei perfetti sconosciuti e malintenzionati.
Naturalmente bisogna valutare l'affidabilità della persona da cui ci arriva il messaggio WhatsApp, ma nel 99% dei casi gli avvenimenti sopra elencati sono delle truffe. L'azienda infatti non avrebbe alcun vantaggio nel regalare soldi a milioni di utenti che usano l'app ed inoltre è alquanto strano ricevere una multa insoluta attraverso un applicazione di messaggistica.
La prima cosa da fare sarebbe dunque denunciare le persone che ci hanno inviato tali messaggi, recandosi in una Polizia Postale e subito dopo bloccare i contatti che hanno tentato di truffarci. Tante volte questi messaggi diventano delle vere e proprie catene infinite e molti utenti potrebbero cascare in questo tranello.