Whatsapp, la famosa applicazione di messaggistica utilizzata in tutto il mondo, ha scatenato alcune polemiche per il mancato funzionamento avvenuto ieri, 30 novembre 2017. Ci sono state alcuni minuti di "blocco", in cui non era assolutamente possibile inviare messaggi, né scritti né vocali, tanto meno utilizzare le funzionalità secondarie, ma importanti ed utili per la nostra quotidianità. Vediamo per quale motivo WhatsApp ha avuto questa interruzione "anomala".
Cosa è successo durante la giornata di ieri 30 novembre
Il sito Web indipendente "Down Detector" ha fatto presente che nella giornata di ieri le interruzioni di WhatsApp si sono verificate in maggior numero Nel Regno Unito ed in alcune zone del nostro continente.
Ma non solo: il "blocco" ha interessato anche l'Asia, il Medio Oriente e nel Sud America. Aree molto vaste che come noi hanno avuto seria difficoltà nel capire cosa fosse successo.
L'interruzione ha avuto luogo intorno alle 18 ed è durata all'incirca tre quarti d'ora. Un lasso tempo abbastanza lungo per chi la utilizza abitualmente, specie per chi avrebbe voluto utilizzare l'applicazione di messaggistica gratis per chattare in quel dato momento. Dopodiché l'applicazione è tornata a funzionare normalmente.
La motivazione non è stata resa nota, purtroppo: sembra abbiano avuto un guasto del sistema in generale, perché successivamente all'inizio del blocco che ha interessato l'applicazione, un portavoce della stessa applicazione ha affermato che l'azienda aveva problemi e che era giunta a loro la notizia che moltissimi utenti nel mondo erano impossibilitati ad utilizzare la famosa applicazione di messaggistica gratis WhatsApp.
Gli altri "blocchi" che hanno interessato WhatsApp
Oltre a quei seppur pochi minuti di blocco di WhatsApp, ce ne sono stati molti altri: l'ultimo in ordine di tempo è stato quello del 3 novembre di quest'anno, prima di quella di ieri: ci sono stati insomma due blocchi dell'applicazione più utilizzata nel mondo in poco meno di un mese.
Dati che hanno preoccupato moltissimo, specie perché l'onnipresente connessione ha fatto sì che questa applicazione risulti non solo la più utilizzata ma anche la più utile e produttiva. Nel frattempo il web si è scatenato: chi con Facebook, chi con Twitter, tutti hanno esternato la loro rabbia, ma alcuni fortunatamente ci hanno anche scherzato sopra, senza lasciarsi andare alla disperazione.