Qualche settimana fa è stata sparsa la notizia che da vent'anni i processori non sono sicuri al 100%. Questo enorme polverone, alimentato dal social media, ha fatto sì che utenti e aziende corressero ai ripari. Queste ultime, hanno inizializzato da tempo delle patch di aggiornamento per correggere le vulnerabilità dei processori e alcune sono anche state rilasciate.

Tuttavia, è stato segnalato che, a seguito dell'aggiornamento, le performance dei computer sono diminuite in modo significativo. Anche i PC più recenti hanno avuto tale calo improvviso.

Microsoft è stata l'unica società ad ammettere gli effetti post-aggiornamento. Infatti, sia AMD, sia Intel hanno parlato di conseguenze trascurabili, mentre Apple ha addirittura negato la totalità di effetti collaterali.

Microsoft ammette i rallentamenti sui computer

Il vicepresidente della Microsoft, Terry Myerson, ha firmato un post che spiega il riassunto delle performance generali dei computer in base alle diverse vulnerabilità riscontrate. Con Meltdown e la prima versione di Spectre, gli aggiornamenti che garantiscono la protezione del computer hanno avuto un impatto quasi nullo sulle prestazioni. Per quanto riguarda la seconda versione di Spectre, invece, la differenza in termini di velocità si sente.

Tuttavia, con i processori prodotti nel 2016 e 2017 come l'Intel Skylake, gli utenti che hanno Windows 10 installato sul pc non risentiranno minimamente dei rallentamenti, poiché il tempo di allungamento dei processi operativi è sull'ordine dei millisecondi.

Coloro che patiranno maggiormente le minori prestazioni sono i processori prodotti fino al 2015.

Un esempio è l'Intel Haswell su cui Myerson afferma che il rallentamento è più significativo. La differenza però sta anche nei sistemi operativi adoperati. Ad esempio, anche per processori più vecchi, se il sistema operativo è Windows 10, si avrà una minor percezione, mentre con Windows 7 e 8 il calo delle prestazioni sarà molto più evidente.

Altre brutte notizie, però, arrivano dai pc con processori AMD. Dopo l'installazione delle patch di correzione, molti utenti con Windows 10 hanno lamentato un problema all'avviamento del PC. Infatti, la reazione di Microsoft è stata quella di interrompere gli aggiornamenti alle macchine informatiche che adoperavano i processori prodotti dalla casa AMD. Microsoft pensa che in questo caso sia colpa di AMD, in quanto i chipset non hanno le dovute documentazioni.