I Videogiochi, soprattutto quelli con contenuti violenti, sono da tempo presi di mira e oggetto di aspre discussioni soprattutto in seguito a eventi tragici. Lo stesso è avvenuto dopo la sparatoria nel liceo di Parkland, in Florida.

A intervenire sulla questione è stato direttamente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che, in un periodo storico molto delicato in cui si rischia una guerra nucleare, ha trovato il tempo di scagliarsi contro i videogiochi ritenuti troppo violenti.

I videogiochi influirebbero negativamente sulle menti dei più giovani

Non è certamente una novità che prodotti di intrattenimento come questi o anche i film siano al centro di polemiche, ma le ultime dichiarazioni di Trump si riferiscono precisamente ai videogiochi e al loro potere di plasmare le menti. Il presidente afferma che bisogna fare attenzione alle giovani menti che si stanno formando e ai pensieri dei giovani che potrebbero essere modificati dai contenuti troppo violenti di alcuni titoli.

Esitono prodotti nell'industria videoludica contenenti immagini violente o giochi in cui l'obiettivo è quello di eliminare nemici attraverso l'uso delle armi, ma proprio per questo motivo esiste una classificazione dei videogiochi (PEGI) utile proprio a capire se il prodotto che si sta acquistando è adatto o meno a un giovane.

Probabilmente si dovrebbe fare più attenzione alle indicazioni riportate sulle confezioni per non sottoporre immagini estreme a un pubblico di una determinata fascia di età. Il problema è ben noto e, forse, è stato anche reso più grande di quello che effettivamente è, tuttavia Trump ritiene che giochi di una certa tipologia influiscano negativamente sui giovani.

Call of Duty o GTA sono certamente prodotti consigliabili a un determinato tipo di pubblico, ma la demonizzazione di questo medium sembrerebbe esagerata: esistono molti videogiochi pieni di contenuti positivi, che insegnano importanti valori ai più giovani, esistono persino titoli che possono essere dei veri e propri strumenti didattici, come Assassin's Creed, con la sua modalità Discovery Tour che porta i giocatori alla scoperta dell'antico Egitto.

Per questi e altri motivi è importante fermarsi a riflettere sulle dichiarazioni di Donald Trump, un presidente molto attivo sulla questione delle armi da fuoco, tanto da suggerire il porto d'armi per gli insegnanti nelle scuole, una decisione che fa decisamente discutere.

Forse occorrerebbe più controllo in sede di acquisto, probabilmente in questo modo il videogioco potrebbe non essere più al centro di polemiche dopo fatti tragici come quelli del liceo di Parkland.