Che a un certo punto si potesse pagare il conto lo si pensava da tempo. Mettere la nostra vita in mano alla rete si sapeva potesse essere un rischio. Lo si era capito da quando gli account dei vip venivano violati e tutto il mondo, di punto in bianco, riusciva ad accedere a cloud che nascondevano fotografie che nessuno avrebbe voluto diventassero pubbliche.

Se ne viene a conoscenza adesso che affidare dati sensibili, momenti delicati dalla propria esistenza o tutto ciò che vorremmo fosse circoscritto ai soli nostri amici a un social network, potrebbe non essere la cosa più giusta.

Gli ultimi sviluppi della cronaca internazionale che vedono Mark Zuckerberg e il suo Facebook sul banco degli imputati per alcuni profili violati in nome della campagna elettorale americana, pongono l'attenzione su diverse questioni che fino a poco tempo fa venivano sottovalutate.

L'appello

E' arrivato nelle ultime ore l'appello del co-fondatore di Whatsapp affinché tutti cancellino il loro profilo sul popolare social network. Che si tratti di un allarme vero o di una semplice strategia di marketing per lanciare il suo nuovo investimento su un nuovo progetto dedicato alla messaggistica non è facile dirlo. Quel che è certo è che stanno emergendo particolari inquietanti. Secondo quanto riporta il Daily Mail, anche dopo aver cancellato il proprio profilo Facebook in maniera definitiva, la piattaforma avrebbe modo di tenere immagazzinati dei dati che consentono di ricostruire la nostra identità "digitale".

In un certo senso sarebbe l'effetto derivante da app di terze parti associate alla piattaforma, come giochi o sondaggi, che ricevono il consenso a trattare tutti ciò che è contemplato nel nostro profilo e li mantengono in maniera continuativa anche dopo l'eventuale rimozione di un profilo.

Cosa fare?

Il primo consiglio da dare è evitare di usare app di terze parti che richiedono il consenso al trattamento dei dati, dato che ad esempio la mail rimarrà nei loro database per chissà quanti anni, unitamente a quelli che sono i nostri interessi e le cose che seguiamo con maggiore interesse.

Se, invece, il danno è già stato fatto, sarà sufficiente recarsi in Impostazioni e poi scegliere la voce Apps per rimuovere il consenso per ciascuna delle applicazioni che abbiamo utilizzato, con la speranza che dai loro archivi spariscano tutte le nostre informazioni che non vogliamo restino archiviate.