Da qualche anno sono stati lanciati sul mercato gli assistenti per la casa, dispositivi che non necessitano dello smartphone, se non per la configurazione iniziale. Vengono posizionati in casa dove possono essere utilizzato come veri e propri aiutanti, infatti con essi si possono registrare promemoria, effettuare chiamate, fare ricerche on line e si possono far interagire con altri dispositivi per la casa.

I più importanti marchi mondiali che hanno per primi realizzato questi dispositivi sono stati Sonos con il suo Sonos One, Google con il suo Home, e Amazon con il suo Alexa.

E' in questo scenario che si è inserito l'ultimo arrivato del brand statunitense Apple: HomePod.

Conosciamo meglio il nuovo arrivato

Vantaggi. Questo smartspeaker può essere acquistato nei colori bianco o nero e pesa 2,5 kg. Uno dei suoi punti di forza è il design, studiato nei minimi dettagli per essere molto funzionale. Esso, infatti, ha una struttura esterna morbida, è presente il woofer nella parte alta, che consente la riproduzione dei bassi con frequenza da 120 kHz fino a 2 kHz. In aggiunta ci sono anche 7 tweeter tutti intorno, che permettono di gestire il suono fino a 18 kHz. E' dotato di 6 microfoni molto sensibili, che garantiscono un ottimo riconoscimento vocale. La qualita' audio è il suo cavallo di battaglia e consente una spazialità notevole.

L'attivazione del dispositivo può avvenire sia vocalmente con il sistema Siri oppure toccando la parte superiore touch. HomePod può essere utiluzzato con Air Play 2.

Svantaggi. Per quanto riguarda la struttura esterna, il punto più debole risulta essere il cavo che è integrato e non è possibile sostituirlo, se non portando il dispositivo in assistenza.

Questo assistente per la casa, poi, è compatibile solo con un iPhone o iPad, rimanendo fedele al sistema chiuso di Apple. Ma non solo, si attiva vocalmente soltanto attraverso Apple Music (a cui ci si abbona a 10 euro al mese!) e, aspetto ancora più criticabile, utilizza solo la lingua inglese. L'unica cosa che si può cambiare è il tipo di voce di Siri, uomo o donna.

Per quanto riguarda il software, poi, si registra un leggero problema di comunicazione e di latenza tra i due dispositivi, ossia tra HomePod e IPhone/IPad. Infatti, la connessione tra i due Device non è immediata e subito fluida.

Confronto con un degno concorrente

E' importante a questo punto, confrontare l'HomePod di Apple con l'assistente di casa concorrente attualmente piu' diffuso e competitivo: Sonos One, dell'omonimo brand. Per quanto riguarda, innanzitutto, la parte esterna, quest'ultimo ha una struttura rigida, che racchiude gli altoparlanti, a differenza della struttura a rete dell'altro dispositivo. In merito alla riproduzione sonora, Sonos sembra avere il volume più alto ma che é unidirezionale, mentre HomePod ha una spazialità maggiore.

La qualità del suono è nitida e pulita per entrambi i device, ma quella di Apple sembra avere più estensione.

Conclusione

Alla luce di quanto sin qui esposto, possiamo dire che l'avvento nel mondo degli assistenti di casa da parte di Apple e' sicuramente stimolante per questo mercato, anche perché siamo agli esordi di questo tipo di device. I grandi marchi stanno rispondendo bene con i loro prodotti a questa nuova sfida, testando la reazione dei loro acquirenti, studiando le loro esigenze quotidiane e mettendo a punto tecnologie d'avanguardia sempre più autonome.

HomePod, dal canto suo, si presenta come un prodotto competitivo e sarà interessante vedere come reagiranno sia gli acquirenti sia gli altri brand di fronte al nuovo arrivato.

In questa maniera si apre una nuova sfida per Apple che sarà costretta così a concentrarsi, oltre che sul suo top di gamma IPhone X, anche sul suo nuovo assistente di casa che cercherà sicuramente di portare allo stesso successo.