Google sta collaborando con il Dipartimento della Difesa americano per lo sviluppo di un software che sarà utilizzato a bordo di droni militari. L’attività, denominata ‘Project Maven’, ha lo scopo di migliorare l’intelligenza artificiale degli aeromobili a pilotaggio remoto e in particolare la loro capacità di interpretare ciò che riprendono con le loro telecamere.

Una portavoce di Google ha confermato la notizia della partecipazione al progetto Maven, spiegando che la società fondata da Sergey Brin e Larry Page, con la sua tecnologia, sta contribuendo a migliorare l’identificazione automatica di oggetti da parte dei droni, anche se ha precisato che Google sta altresì lavorando "per sviluppare politiche di salvaguardia" in merito all’utilizzo di tale tecnologia.

Il Dipartimento della Difesa USA nel 2017 ha investito 7.4 miliardi di dollari nello sviluppo dell’AI

Il progetto Maven, anche noto come Algorithmic Warfare Cross-Functional Team (AWCFT), è stato varato nell’aprile del 2017 e, secondo fonti del Pentagono, il suo scopo è quello di “accelerare l’integrazione tra big data e machine learning”. Il Dipartimento della Difesa americano l’anno passato ha investito 7.4 miliardi di dollari nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. La scorsa estate, durante un summit a Washington, il responsabile del progetto Maven ha dichiarato che “una collaborazione simbiotica tra umani e computer è cruciale per aiutare le armi a identificare gli obiettivi”.

Google ha sempre limitato il più possibile le sue collaborazioni con il Pentagono e la notizia di questo apparente cambio di rotta ha causato il malumore di alcuni suoi dipendenti che, informati con una mail interna del progetto Maven, hanno protestato sollevando questioni etiche sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per scopi militari.

Il Cloud è diventato strategico per la gestione di informazioni militari

L’accordo tra il Pentagono e Google coinvolge la divisione cloud dell’azienda. Sul fronte del cloud i concorrenti di Google come Amazon e Microsoft, offrono da tempo prodotti pensati per il governo americano e progettati per gestire informazioni classificate come segrete, mentre Google fino a oggi non ha mai proposto offerte simili.

Eric Schmidt, per molti anni uno dei più importanti dirigenti di Google e fino a pochi mesi fa presidente della parent company di Mountain View Alphabet, guida adesso il team interno al Pentagono denominato Innovation Advisory Board, un comitato federale indipendente che effettua consulenze in merito all’analisi dei dati e alle potenziali soluzioni basate sul cloud. Il fatto che la notizia del coinvolgimento di Google nel progetto Maven emerga a poca distanza dall’arrivo di Schmidt al Pentagono, potrebbe non essere una coincidenza.