Il nuovo robot della Boston Dynamics potrebbe diventare il sostituto ideale dell’amatissimo e fedelissimo animale a quattro zampe per definizione: il cane.

Un amico a quattro zampe, ma meccanico

La notizia arriva direttamente dal CEO della Boston Dynamics, Marc Raibert, alla fine di una conferenza in occasione del “TechCrunch Robotics” Session tenutosi alla prestigiosa università californiana di Berkeley, dove annuncia l’approdo sui mercati nel 2019 della loro nuova “creatura” ovvero un cane robot di nome SpotMini. Spot Mini è la conseguenza di un forte sviluppo nel campo della robotica da parte della Boston Dynamics.

Dopo la sperimentazione dei primi modelli di “cani” robot, molto pesanti, lenti e rumorosi, l’azienda americana è riuscita a mettere a punto un modello molto più sofisticato, silenzioso e leggero che potrebbe diventare il nostro partner ideale nella vita di tutti i giorni.

Il prezzo di lancio sul mercato non è ancora stato definito, ma viene assicurato dall’azienda un abbattimento dei costi di produzione rilevante rispetto ai precedenti modelli. Chiunque voglia acquistare ed avere con sé questa chicca high tech deve muoversi il prima possibile, infatti è prevista una produzione limitata di sole 100 unità.

A cosa può servire un cane robot?

Recentemente l’azienda americana di robotica ha pubblicato un video di tre minuti dove si può seguire lo SpotMini durante una non banale passeggiata all’interno e all’esterno di un ambiente domestico, dove oltre a muoversi in modo molto naturale, riesce anche a salire con grande facilità e velocità una scalinata.

In altri video pubblicati su YouTube da questa azienda possiamo invece vedere SpotMini aprire una porta e “combattere” in maniera pacifica con un membro dello staff della Boston Dynamics che lo ostacola.

In ogni caso, queste funzionalità, per quanto affascinanti, sono del tutto inutili e non spronerebbero quasi nessuno ad un suo acquisto.

Ma allora cosa ne giustifica un suo possibile successo sul mercato? Prima di tutto la possibilità per i malati di fantascienza di trasformare la propria casa in un piccolo sceneggiato di guerre stellari. Oltre a questo una vera funzionalità dovrebbe essere la sua capacità di spostare piccoli oggetti o documenti fino ad un massimo di 14 kg, giustificandone un suo utilizzo in ufficio.

L’azienda al momento predilige ambienti poco domestici, quindi abbastanza limitati e facilmente mappabili all’interno del software del nostro amico metallico.

Alcuni ambienti domestici potrebbero risultare ancora troppo ostici e soprattutto troppo pieni di variabili da gestire per potersi muovere senza intoppi. Il CEO di Boston Dynamics è ben lontano dal parlare di intelligenza artificiale, infatti afferma che il robot non ha una vera e propria intelligenza, ma un avanzatissimo software da preimpostare, quindi senza una vera e propria capacità di auto-apprendimento dall’ambiente esterno. Qui di seguito vengono elencate alcune delle sue caratteristiche tecniche:

  • Peso: 30 kg
  • Altezza: 84 cm
  • Autonomia: 90 minuti

Non avete voglia di portare a spasso il vostro amico a quattro zampe high tech?

Nessun problema, c’è Atlas che potrebbe farlo per voi, infatti l’azienda è anche produttrice di un modello di robot umanoide in grande di fare jogging, saltare ostacoli, fare capriole all’indietro, sollevare oggetti e aprire porte, resiste agli urti e in caso di caduta si rialza da solo. I suoi video in cui fa sfoggio delle sue doti dinamiche raggiungono milioni di visualizzazione e altrettante condivisioni. Nella sua ultima versione l’altezza è di 175 cm per un peso di 83 kg. L’umanoide fa affidamento su svariati sensori (LIDAR, tecnologia che sfrutta impulsi laser) che gli consentono di calcolare le distanze tra i vari oggetti impedendogli di andarci a sbattere.

Insomma, la Boston Dynamics è pronta a dar vita in futuro ad un esercito di robot che ci aiutino in qualsiasi compito, catapultandoci improvvisamente in un film di fantascienza come “Terminator” o “Io Robot”, con la speranza che il rapporto tra macchine e uomini rimanga il più a lungo pacifico. Secondo voi l’agente Spooner ne sarebbe felice?